martedì 6 novembre 2018
Il commissario Ue: serve risposta forte e precisa. Il ministro Tria: punti di disaccordo ma avanti con il dialogo costruttivo. Giorgetti esclude una manovra-bis
Moscovici avverte l'Italia: senza intesa possibili sanzioni
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Restano ampie le divergenze tra il governo e la Commissione europea sulla manovra presentata dall’Italia. Bruxelles ha chiesto di
modificare il documento e oggi ribadisce di aspettarsi precise risposte, ricordando le possibili sanzioni in caso di mancato accordo. Intanto il sottosegretario Giorgetti esclude che possa esserci una manovra-bis. Sui mercati lo spread risale a quota 300 punti.

"Abbiamo alcuni punti di disaccordo, ma questo non significa che non possiamo avere un dialogo costruttivo", ha detto questa
mattina il ministro dell'Economia Giovanni Tria, parlando a margine della riunione dei ministri dell'Economia Ue in corso nella capitale belga. Immediata la risposta del commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, che ha detto di attendere entro il 13 novembre “una risposta forte e precisa”. I prossimi passi della trattativa “dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell’Italia” da cui “ci attendiamo una manovra rivista”. Se non ci sarà un accordo, ha sottolineato, l'Italia potrebbe essere sottoposta a sanzioni.

Il commissario francese ha anche ribadito che le scelte di politica economica che fanno aumentare il debito pubblico non portano crescita. “Una cosa è essere flessibili nell’interpretazione delle regole, un’altra è essere fuori dalle regole”. "Non sarò mai in favore delle sanzioni perchè sarebbero un fallimento, ma possono essere applicate alla fine se non troviamo un accordo nel quadro delle regole comuni", ha ammonito Moscovici.

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