lunedì 20 gennaio 2014
Il vigile urbano di Acerra divenuto uno dei simboli della lotta contro lo sversamento di rifiuti. (Pino Ciociola)
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E' morto ierii Michele Liguori, il vigile urbano di Acerra divenuto uno dei simboli della lotta contro lo sversamento di rifiuti che avvelenano la Terra dei fuochi.Liguori, che era l'unico vigile del settore ambiente della Polizia municipale di Acerra, era affetto da due tumori che gli erano stati diagnosticati nello scorso maggio.

 

Qualcuno su un social network ha scritto “la terra che hai sempre difeso ti sia lieve”. Qualcun altro “è come don Peppe Diana”. Il tenente Michele Liguori faceva il vigile urbano, faceva il suo dovere e molto di più ad Acerra, nel cuore della Terra dei fuochi: “Non potevo far finta di niente, a me i vigliacchi non piacciono”, disse dopo che nel maggio scorso si era ammalato di cancro: il suo sangue era pieno di policlorobifenili. Ha cercato (e trovato) discariche abusive di rifiuti tossici. L’ha fatto per vent’anni. Un sindaco, anni fa, fece sapere che l’allora maresciallo Liguori “crea più guai che altro”. E intanto lui negli appostamenti portava a volte con sé il figlio. Aveva creato nella sua cittadina il nucleo di polizia municipale ambientale, che era costituito solamente da lui, non gli hanno mai dato rinforzi. Sapeva di rischiare la pelle, ma “cosa avrei dovuto fare? Girarmi dall’altra parte?”, spiegava. Cercarono spesso e volentieri di fermarlo.Lo trasferirono. Gli dissero sottovoce di lasciar perdere, che tanto non sarebbe cambiato nulla. E fino a poco tempo fa andò effettivamente così. Ma se adesso tutti conoscono lo scempio fatto della Terra dei fuochi, fra i primi da ringraziare c’è Michele Liguori. Vigile urbano di Acerra. Ucciso dallo stesso genere di cancro che molti anni fa massacrò le greggi della sua zona.

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