mercoledì 6 marzo 2019
Il piccolo aveva 2 anni e mezzo e aveva battuto la testa nella caduta. La diocesi: vicinanza al dolore della famiglia. La Procura apre un'inchiesta
L'intervento degli operatori in soccorso del bambino caduto dal carro (Ansa)

L'intervento degli operatori in soccorso del bambino caduto dal carro (Ansa)

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È morto, purtroppo, il bambino di appena due anni e mezzo, Gianlorenzo Manchisi, che ieri era stato vittima di un grave incidente a Bologna nel corso del Carnevale dei bambini che per la 67ª volta si svolgeva nelle strade del centro, promosso dal Comitato per le manifestazioni petroniane animato dalla diocesi assieme a Comune e altri enti. Il piccolo, che partecipava alla festa su uno dei carri mascherati, ne è caduto, battendo la testa e successivamente sarebbe stato urtato dallo stesso carro. È stato prima rianimato sul posto, poi ricoverato all’Ospedale Maggiore ma le sue condizioni sono apparse da subito gravissime; operato d’urgenza, si è spento nel pomeriggio.

La diocesi, che già ieri in un comunicato aveva espresso la propria partecipazione al dolore dei familiari per il grave incidente, e si era resa presente in ospedale con l’arcivescovo Matteo Zuppi, ha emesso un altro comunicato quando si è appreso della morte del piccolo. «Il Signore – vi si legge - accoglie tra le Sue braccia il piccolo Gianlorenzo, rapito alla vita terrena in seguito a un incidente avvenuto durante la sfilata dei carri di Carnevale e oggi consegnato alla vita eterna. Il Signore voglia lenire il dolore acerbo dei genitori, dei fratelli e dei familiari e li conforti con il suo amore indefettibile. L’Arcivescovo con tutta la Chiesa di Bologna esprime profonda, umana vicinanza alla famiglia e al suo dolore, in comunione con la comunità parrocchiale di appartenenza».

La morte di Gianlorenzo è stata resa nota dall’Ausl di Bologna, la quale in precedenza aveva sottolineato che dopo l’incidente, avvenuto nella centralissima via Indipendenza, «sono passati solo 7 minuti dalla chiamata al 118 all’arrivo dell’ambulanza con personale formato alla rianimazione cardio polmonare». «L’intervento del 118 – prosegue - è durato complessivamente 52 minuti dalla chiamata alla Centrale all’arrivo in ospedale, 30 dei quali dedicati dall’équipe con medico alle complesse manovre di rianimazione, trattamento e stabilizzazione del bimbo. Manovre che hanno proseguito quelle avviate dall’equipaggio dell’ambulanza, giunta sul posto 11 minuti prima». Purtroppo, come detto, i tentativi di salvarlo si sono rivelati inutili.

Sull’incidente, intanto, la Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, «per adesso a carico di ignoti». «Abbiamo compiuto il sequestro del carro e attendiamo le verifiche sull'accaduto - spiega il procuratore capo, Giuseppe Amato -. Questo carro era caratterizzato dalla possibilità di uscita laterale per un corpo piccolo come quello di un bambino, e quindi presentava insidiosità». Il carro, dunque, non era a norma? «Questo è da verificare – afferma il procuratore - però il dato obiettivo è che la caduta del bambino dimostra che c'era questa possibilità. Siccome questa possibilità ha avuto rilevanza nell'accaduto, è un tema che approfondiremo».

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