lunedì 16 settembre 2019
La donna, 84 anni, si era stata sottoposta a un intervento di chirurgia ortopedica. L'azienda ospedaliera: caso rarissimo. Il ministero invia gli ispettori
L'ingresso dell'ospedale di Vimercate (Fotogramma)

L'ingresso dell'ospedale di Vimercate (Fotogramma)

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È stato uno scambio di sangue per omonimia quello che ha portato al decesso di una donna brianzola di 84 anni, stroncata dalla reazione del suo sistema immunitario dopo una trasfusione di sangue di un gruppo diverso dal suo, venerdì all'ospedale di Vimercate (Monza). A confermarlo è stata la dirigenza ospedaliera.

La donna era stata sottoposta, mercoledì 11 settembre, e con un buon esito, a un intervento di chirurgia ortopedica. Successivamente era stata sottoposta, per necessità post chirurgica, a una trasfusione di sangue. "La signora, in seguito, ha avuto una seria crisi emolitica tanto da imporre un ricovero in rianimazione. Qui dopo una serie di procedure e l'osservazione puntale del decorso della sua degenza - si legge ancora nella nota dell'Asst di Vimercate - la donna ha cessato di vivere. Il fatto è che si è verificato un errore nell'atto trasfusionale: è stata trasfusa sulla paziente deceduta un sacca di sangue destinata ad un'altra paziente, per un errore di identificazione dovuto all'omonimia delle due pazienti".

Dopo aver espresso profondo dolore per la morte della donna, l'Asst ricorda che "perlomeno negli ultimi 10 anni non si è mai verificato una episodio analogo (in media, all'anno, sono circa seimila le trasfusioni fatte del servizio di Immunoematologia e medicina Trasfusionale dell'ospedale di Vimercate)".

In ogni caso, il ministro della Salute Roberto Speranza ha predisposto l'invio di ispettori del Centro Nazionale Sangue, che dovranno accertare possibili falle nei controlli. Episodi simili, conferma il direttore del Centro nazionale sangue, sono comunque "rarissimi, se ne verifica circa uno ogni 3 milioni di sacche di sangue trasfuse". In media, ricorda il Giancarlo Maria Liumbruno "1.728 pazienti ogni giorno nel nostro Paese ricevono una trasfusione, per un totale 630.770 all'anno, e circa 8.000 sacche di sangue che vengono trasfuse ogni giorno in Italia. L'incidenza di decessi associati ad episodi di trasfusioni in Italia è rarissima, ma il rischio non è zero". L'ultimo caso simile si era verificato a Genova lo scorso anno e in quel caso si trattava di uno scambio di sacche contenenti cellule per un trapianto di midollo.

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