giovedì 19 maggio 2016
​La sentenza è arrivata oggi pomeriggio dopo 80 ore di camera di consiglio.  L'ex Generale dei Ros: "L'assoluzione dimostra la mia totale innocenza e mi restituisce onorabilità".
Mori assolto, non fermò la cattura di Provenzano
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L'assoluzione è arrivata dopo ottanta ore di camera di consiglio, alle 15 di oggi, e l'imputato, l'ex generale del Ros Mario Mori, ha appreso la notizia mentre teneva una lezione all'Università di Chieti. Con lui è stato assolto anche il colonnello Mauro Obinu entrambi accusati di favoreggiamento aggravato alla mafia per la mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel 1995. La decisione della quinta sezione della Corte d'appello di Palermo presieduta dal giudice Salvatore Di Vitale ricalca dunque la sentenza di primo grado emessa nel luglio del 2013, quando entrambi gli imputati erano stati assolti perchè il fatto non costituiva reato.

Subito dopo la lettura della sentenza, il procuratore generale Roberto Scarpinato, che aveva chiesto l'esclusione dell'aggravante per la trattativa Stato-mafia, ha lasciato l'aula senza rilasciare dichiarazioni. Mentre la difesa dei due imputati non ha nascosto la sua soddisfazione: "È un importante tassello verso la fine di questa che definirei una persecuzione - ha commentato l'avvocato l'avvocato Basilio Milio -. È un altro risultato importante, ed eravamo fiduciosi in questa decisione". Sulle eventuali ripercussioni che questa sentenza potrebbe avere sull'altro processo in corso a Palermo, quello sulla trattativa Stato-mafia, Milio non ha dubbi: "Il processo sulla trattativa è identico a questo. Stessi testimoni, stessi fatti. E credo che questa decisione sia importante anche per quel processo, di cui ritengo che questo sia un clone".

"Questa nuova assoluzione è un ulteriore passo avanti per dimostrare la mia totale innocenza rispetto alle accuse che mi vengono rivolte. E soprattutto mi estituisce onorobilità come uomo e come ufficiale. Pertanto sono veramente soddisfatto dell'esito di questo processo", ha commentato lo stesso Mori in serata.

La Corte ha disposto contestualmente alla conferma dell'assoluzione per i due militari, l'invio degli atti alla Procura di Palermo per cinque carabinieri del Ros, tra cui il "capitano Ultimo", relativamente alle loro eventuali false testimonianze su un'altra mancata cattura.

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