sabato 10 agosto 2013
L'ex-premier Monti, sul blog di Scelta civica sottolinea che «se una crisi di governo dovesse portare ad elezioni anticipate, il cumulo di macerie seppellirebbe in ugual misura vincitori, sconfitti e tutti i cittadini, compresi quelli ai quali si vorrebbe fra credere che si è arrivati alla rottura per tener fede alla promessa di liberarli dall'Imu».​
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"Un'interruzione dell'opera del Governo Letta recherebbe danni particolarmente gravi alla situazione economica e sociale del Paese, oltre che seri rischi per l'Eurozona. Se poi una crisi di governo dovesse portare ad elezioni anticipate, il cumulo di macerie seppellirebbe in ugual misura vincitori, sconfitti e tutti i cittadini, compresi quelli ai quali si vorrebbe fra credere che si è arrivati alla rottura per tener fede alla promessa di liberarli dall'Imu". Lo scrive Mario Monti sul sito di Scelta Civica "Esistono alcuni leading indicators che tendono a segnalare, con un anticipo di circa sei mesi, i punti di svolta del livello effettivo di attività produttiva. Per ogni Paese l'OCSE pubblica un dato sintetico di tali indicatori (composite leading indicator, CLI). I dati pubblicati giovedì, che arrivano fino a giugno 2013, mostrano che i primi segni di miglioramento del CLI per l'Italia risalgono all'autunno 2012. Da gennaio 2013, ormai per sei mesi consecutivi, la tendenza alla crescita accelera in Italia (le variazioni percentuali mensili del CLI sono crescenti), mentre si è stabilizzata nell'insieme dell'Eurozona. Il punto di svolta verso l'alto della produzione effettiva dovrebbe essere vicino, come il Governo e la Banca d'Italia hanno segnalato in questi giorni". È questa l'analisi che sviluppa sul sito di Scelta Civica Mario Monti che critica anche "quella personalità di vertice del mondo imprenditoriale che, ancora il 10 giugno, giudicava la politica economica introdotta nel novembre 2011 come un esercizio di 'austerità fine a se stessà". Monti spiega che " tutti gli osservatori convengono che occorrerà ancora parecchio tempo prima che la svolta positiva si manifesti anche per l'occupazione. Finché ciò non avverrà, 'il clima sociale sarà molto faticoso e pieno di difficoltà', come ha giustamente affermato il Presidente del Consiglio Enrico Letta. Per consolidare la ripresa produttiva ed estenderla all'occupazione, soprattutto giovanile, è necessario non deflettere dalla disciplina di bilancio e intensificare risolutamente le riforme strutturali".​
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