martedì 8 maggio 2012
​Il premier: «Le conseguenze umane della crisi dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire».
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"Le conseguenze umane" della crisi "dovrebbero far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti intervenuto alla tavola rotonda "Crescita e Riforme: l'agenda per l'Italia in Europa" oggi a Roma.Monti ha inoltre sottolineato come in Italia e in altri Paesi europei in questo momento sia molto avvertita la questione del ritardo dei pagamenti delle amministrazioni nei confronti delle imprese. "Ha senso espandere la capacità produttiva e con le stesse mani strangolare le imprese?" si è chiesto il premier, il quale ha indicato che si potrebbero "rivedere le convenzioni statistico-contabili" per far emergere il debito delle fornitura che "è già debito pubblico" e dunque non si tratterebbe di aggravare le condizioni delle finanze degli Stati.
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