mercoledì 24 ottobre 2012
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​"Non comprendiamo le ragioni per cui le elezioni italiane del 2013 debbano essere circondate da aspettative e timori particolari". Mario Monti, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi, risponde così a un giornalista che gli chiede se intenda restare alla guida del governo per assicura che le riforme avviate non si interrompano. "L'Italia è un grande Paese democratico e un grande Paese membro dell'Ue", ha aggiunto il premier. "Quante elezioni si sono svolte dal 1957? Ci sono mai stati casi in cui l'Italia abbia creato particolare problemi, più di altri Paesi, all'Ue? Non credo". Inoltre, ha proseguito, "qualunque governo ci sia in Italia" dopo il voto, "sarà un governo che come gli altri dovrà muoversi all'interno delle regole e delle politiche decise nell'ambito dell'Ue, che impegnano i governi italiani, di qualunque colore essi siano, così come impegnano altri Paesi". Al giornalista austriaco che gli chiedeva se avesse preso in considerazione l'idea di restare per evitare, dopo le elezioni, l'interruzione del percorso di riforme, il presidente del Consiglio - in conferenza stampa congiunta con il cancelliere federale austriaco - ha risposto: "Risponderò ad una parte della sua domanda, riprendendo un tema che il presidente della Repubblica ha evocato ieri: le elezioni, per fortuna, si svolgono in ogni Paese democratico: in Austria, in Italia, in Germania". Il premier, dopo aver ricordato che a prescindere dal risultato elettorale i governi sarannno vincolati agli impegni con l'Europa, ha aggiunto: "Naturalmente più l'Italia, come ogni altro Paese, avanza nelle riforme strutturali più sarà in grado di vivere meglio, con maggiore competenza e benessere, la propria appartenenza all'Ue. Ma questo sarà in primo luogo negli interessi degli italiani. Ringrazio per l'attenzione anche personale che, in particolare negli ultimi tempi, viene posta" relativamente "all'orizzonte del 2013, ma... please relax", ha concluso Monti
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