giovedì 12 agosto 2010
«Andare alle elezioni non risolverà alcun problema. Perderemmo solo altri sei mesi». È l'opinione dell'associazione vicina a Luca Cordero di Montezemolo. «Berlusconi, Fini e Bossi - si legge sul sito - hanno il dovere di chiudere lo scontro istituzionale che non è degno di un Paese civile».
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L'associazione Italia Futura, che fa capo all'ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, ha detto oggi che i leader del centrodestra devono smettere di litigare e completare la legislatura, perché andare ora ad elezioni anticipate sarebbe da irresponsabili. In un articolo comparso sul suo sito Internet (www.italiafutura.it), il think tank non risparmia le critiche al premier Berlusconi, perché non sarebbe stato capace di riformare le istituzioni in dieci anni di governo e sembra ora «elettrizzato» dalla prospettiva di un successo elettorale anzitempo, mentre l'economia è ancora instabile.Montezemolo è visto come un possibile futuro antagonista politico di Berlusconi, capace di coagulare buona parte del centrosinistra e i "poteri forti" dell'economia contro di lui in una prossima competizione elettorale. Ma l'ex presidente del gruppo Fiat non è mai sceso apertamente nell'arena politica e l'articolo odierno sembra indicare che non voglia farlo ora. «Andare alle elezioni, tanto più con questa indecorosa legge elettorale, non risolverà alcun problema. Perderemmo solo altri sei mesi", si legge nell'articolo di Italia Futura.«Berlusconi, (Gianfranco) Fini e (Umberto) Bossi hanno il dovere di chiudere lo scontro istituzionale che non è degno di un Paese civile, di ricompattare la maggioranza sulla base di un programma elettorale anche minimo, di riforme essenziali per i cittadini e di completare la legislatura». «Se, al contrario, sceglieranno la via della rottura e delle elezioni, venendo meno agli impegni presi con gli italiani, saranno pienamente responsabili delle conseguenze, imprevedibili e potenzialmente gravissime, che un'ennesima stagione di scontri e di veleni potrà avere», tanto più che siamo «dinanzi a uno scenario economico ancora fortemente instabile».Per Italia Futura, Berlusconi porta comunque una parte della responsabilità di quella che definisce «una lunga e improduttiva stagione politica», contrassegnata da una transazione infinita e da nodi irrisolti che bloccano la crescita. «Il fallimento della Seconda repubblica è certificato dalle parole di Berlusconi, che dopo quasi dieci anni da presidente del Consiglio si dichiara impossibilitato a governare per colpa delle istituzioni che non è stato capace di riformare».«Paradossalmente, la prospettiva delle elezioni sembra elettrizzare proprio chi dovrebbe viverle come una sconfitta e invece spera che i 600mila promotori della libertà e i milioni di leghisti pronti a mobilitarsi possano far dimenticare che la più ampia maggioranza della storia repubblicana si sia sciolta come neve al sole», dice Italia Futura.
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