lunedì 27 settembre 2010
Umberto Bossi sceglie di non replicare alle pesanti critiche mossegli da Montezemolo. «Bossi è molto abile a lanciare proclami e provocazioni», ma la sua Padania resta «immaginaria» e lui e l'attuale governo hanno fatto molto poco: per lo più «chiacchiere».
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"Umberto Bossi è molto abile a lanciare proclami e provocazioni" ma la sua Padania resta "immaginaria"; la verità è che lui, e l'attuale governo, hanno fatto  molto poco, per lo più "chiacchiere". Queste pesanti accuse sono arrivate al Carroccio dal sito di Italiafutura, l'associazione molto vicina a Luca Cordero di Montezemolo.Italia Futura vede nel  leader della Lega il  corresponsabile  "in questi sedici anni delle  non scelte chehanno portato il paese ad impoverirsi materialmente e civilmente" e lo contrappone all'operosità degli industriali. Scrive il sito dell'associazione di Montezemolo: "Ha ragione Bossi: in Italia,e in particolare nella sua Padania immaginaria, la chiacchiera va per la maggiore e delle parole a vanvera di una classe politica screditata gli italiani ne hanno piene le tasche. In particolare quelli che lavorano e producono (e al convegno di Genova della Confindustria ce n'erano tanti). Quegli italiani che, a differenza di Bossi, tengono in piedi il paese con i fatti e non con le parole". L'affondo di Montezemolo ha scatenato la reazione compatta della Lega e della maggioranza: segno evidente che le critiche colgono nel segno.   "Dov'è la novità? La novità - ha ribattuto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa - ci sarà quando Montezemolo si candiderà e si misurerà con i voti. Così vedremo quanti consensi è in grado di raccogliere". Più caustico il leghista Roberto Castelli, secondo cui l'ex presidente di Confindustria "fa parte di quella categoria di imprenditori che hanno fatto ottimi affari con i governi di centrosinistra. Evidentemente con noi non riesce a rifarli".Per Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera, è solo una questioni di voti :"Prima di dare lezioni,  vada a farsi votare dai cittadini. Probabilmente non prenderebbe neppure tutti i voti dei tifosi della Ferrari". Stesso menù da Osvaldo Napoli, anche lui Pdl:"Mai una volta che questi signori con l'indice perennemente alzato abbiano scelto di sporcarsi le mani confrontandosi con gli elettori. Sfido Montezemolo a raccogliere metà dei consensi della Lega di Umberto Bossi".   Da palazzo Madama incalza un fedelissimo del "senatur", Piergiorgio Stiffoni:"La gente ne ha piene le scatole? Certamente, dei pseudo industriali, di un sindacato come la Confindustria e dello stesso Montezemolo, il re nudo. Il nostro popolo leghista è il motore del cambiamento contro chi vuole unPaese morto". L'intervento di Montezemolo,  come altri precedenti, sembra orientato a mettere un piede in politica per saggiare il terreno e circoscrivere il campo di atterraggio. Come dire: mai alleato di Bossi e di chi ci va a braccetto.
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