sabato 19 dicembre 2015
«Siamo assolutamente tranquilli. Il vescovo in questo processo è persona offesa dal reato. I fatti che gli sono stati astrattamente addebitati esulano da ogni sua responsabilità»
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«Siamo assolutamente tranquilli. Il vescovo in questo processo è persona offesa dal reato. I fatti che gli sono stati astrattamente addebitati esulano da ogni sua responsabilità», lui li ha denunciati e «sono ascrivibili ad altri che a sua insaputa hanno malversato somme della Diocesi». Così l’avvocato Stefano Pellegrino, legale del vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, in un’intervista al Tg2000, in merito all’avviso di garanzia notificato dalla Procura di Marsala per appropriazione indebita. «È stato provato documentalmente – ha spiegato Pellegrino – che nessun transito di denaro vi è stato sui conti correnti del vescovo. Si tratta di irregolarità contabili commesse da altri e comunque da sviste degli inquirenti che si sono fermati al dato contabile senza accertare l’effettiva destinazione delle somme che certamente non sono andate nei conti correnti di monsignor Mogavero». In una nota congiunta, Pellegrino e il collega Nino Caleca spiegano anche che un bonifico di 100mila euro del quale il vescovo contabilmente sarebbe stato il beneficiario, risulta invece «accreditato a Ernesto La Magna (artista che ha realizzato le opere sacre nella nuova chiesa madre di Pantelleria) sul conto dallo stesso aperto presso la banca Monte Paschi di Siena - e non su quello del vescovo come dice l’accusa - quale acconto per le spettanze dovute per le opere realizzate per la chiesa di Pantelleria. Si è trattato di un mero errore di redazione della scrittura contabile effettuata da altri».


Aggiornamento del 21 gennaio 2018: Nessun reato: scagionati i vescovi Mogavero e La Piana di Lilli Genco


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