lunedì 4 marzo 2019
È accaduto nella chiesa di San Nicolò e San Marco a Mira, a Venezia. Don Gino Cicutto: sono molto amareggiato
In chiesa un'offerta solo per gli italiani. Il parroco: venga a riprendersela
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Un'offerta solo per gli italiani? Chi ha compiuto questo gesto dovrebbe interrogarsi sulla propria testimonianza di fede. E passare a riprendersi l'offerta fatta.

È l'invito che don Gino Cicutto, parroco nella Chiesa di San Nicolò e San Marco a Mira, in provincia di Venezia, ha fatto alla persona che, nei giorni scorsi, aveva lasciato una busta con del denaro nella cassetta della Caritas parrocchiale.

Ha riportato la notizia il settimanale diocesano del Patriarcato di Venezia.

Sulla busta don Gino ha trovato una scritta che non solo lo ha molto amareggiato, ma lo ha spinto anche a coinvolgere la sua comunità in una riflessione condivisa sul bollettino parrocchiale. Sulla busta con l'offerta c'era scritto: «Pro anziani, malati, al freddo o alla fame, italiani da sempre, in primis! Gli stranieri per ultimi!».
«Queste parole – ha spiegato don Gino nel foglio della Collaborazione mirese del 3 marzo - ripropongono slogan che siamo abituati a sentire, ma non hanno niente a che fare con la fede e la vita cristiana, che considera i più poveri tra i primi, senza guardare il colore della pelle o la provenienza».
«La persona che ha scritto queste parole – prosegue don Gino - deve interrogarsi seriamente sul suo essere cristiano e, se non è d’accordo su ciò che è la vera carità, può passare per la canonica a riprendersi la sua “offerta”; eventualmente può consegnarla a chi la pensa come lui, ma non deporla davanti al Signore».




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