giovedì 14 febbraio 2013
Per i giudici della VI sezione penale del Tribunale di Roma «il fatto non costituisce reato». L'ex direttore del Tg1 era sotto processo con l'accusa di aver sforato di circa 65mila euro il budget a sua disposizione. «Disgustato dai media», il commento.
COMMENTA E CONDIVIDI
«Il fatto non costituisce reato». Con questa motivazione i giudici della VI sezione penale del Tribunale di Roma hanno assolto l'ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, dall'accusa di peculato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali. Nel capo di imputazione si contestava a Minzolini, difeso dagli avvocati Franco Coppi e Fabrizio Sigia, di aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione nella misura di circa 65mila euro, somma, peraltro, restituita dal direttore del Tg1 all'azienda. «È stata una vera e propria via crucis», così Augusto Minzolini ha commentato la sentenza, puntualizzando che per il processo ha rifiutato «di fare il capoufficio di corrispondenza di New York per la Rai. Lasciando il tribunale di Roma, l'ex direttore del Tg1 ha affermato di sentirsi «digustato dai media». «La questione giustizia-media è fondamentale - ha spiegato -. Io ho scontato una pena mediatica in questo anno e mezzo, malgrado la mia assoluzione piena. In questo periodo sono stato in balia di questo assurdo meccanismo, in cui non si ha mai la possibilità di difendersi».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: