giovedì 1 giugno 2017
Secondo recendi dati dell'agenzia Onu per i minori, in tutto il mondo un minorenne su 70 vive al di fuori del Paese di nascita a causa di conflitti e crisi umanitarie
230 milioni i minori minacciati dalle guerre nel mondo
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Sono almeno 230 milioni i bambini minacciati dalle guerre nel mondo, perciò "serve un impegno eccezionale". Lo ha implorato Gianfranco Rotigliano, responsabile di Unicef per gli interventi a sostegno di rifugiati e migranti, intervenendo a una conferenza internazionale organizzata a Roma dall'Ordine di Malta. Una testimonianza, la sua, cominciata con i riferimenti all'esperienza vissuta con le Nazioni Unite in teatri di conflitto come la Libia o la Repubblica Democratica del Congo.


"Le guerre stanno cambiando, diventando ancora più atroci" ha denunciato Rotigliano: "Con i conflitti interni dilagano le violenze etniche e settarie, mentre proliferano i gruppi armati e si diffonde il ricorso allo stupro come strumento di guerra". Tra le crisi più preoccupanti il responsabile di Unicef ha citato la Libia, "teatro di un conflitto terribile, dove i bambini sono picchiati, violati e vittime dei trafficanti di esseri umani". Poi, i dati, che non hanno bisogno di essere spiegati. "I bambini sfollati sono più di 30 milioni - ha sottolineato Rotigliano - ma la cifra sale a 230 milioni se si considerano tutti i minorenni che soprattutto in Africa, Asia e Medio Oriente sono ostaggio di conflitti armati".


Secondo il dossier di Unicef e Cnr, presentato nei giorni scorsi, oggi in tutto il mondo un minorenne su 70 vive al di fuori del Paese di nascita. La metà dei bambini migranti di tutto il mondo vive in soli 15 Paesi, in testa alla classifica gli Stati Uniti, che ospitano 3,7 milioni di bambini. L'Italia è al 20esimo posto, con 400mila minorenni. Nel nostro Paese nel 2015 erano stati identificati 12.360 minorenni non accompagnati, pari al 75% di tutti i minorenni sbarcati, mentre nel 2016 si sono avute 25.846 identificazioni, pari al 92% dei minorenni sbarcati nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015, i paesi di provenienza che incidono maggiormente sul totale degli arrivi di minorenni in Italia sono: Siria, Eritrea, Egitto e Somalia. Al mese di ottobre del 2016 i minorenni stranieri non accompagnati che hanno presentato una domanda d'asilo in Italia sono stati 4.168, ovvero il 48,3% dei minorenni (accompagnati e non) e il 4,2% rispetto al totale (adulti + minorenni) dei richiedenti asilo.

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