martedì 26 maggio 2015
Nel Vecchio continente non si sa più nulla di 270mila minorenni Ma l’Europa taglia i fondi al 116000, il numero unico per l’emergenza gestito da Telefono Azzurro
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Tutti si ricordano dei casi eclatanti, da Angela Celentano a Denise Pipitone. Ma è solo la minima punta di un iceberg sommerso. Perché in Italia i minori mai più rintracciati negli ultimi 40 anni sono stati oltre 15 mila, di cui uno su dieci italiano, gli altri stranieri non accompagnati. In un anno in Europa se ne volatilizzano 270 mila, nel mondo 8 milioni. Fughe da casa o da istituti, sottrazioni internazionali di genitori in lite, veri e propri rapimenti per finalità abiette: dalla prostituzione al lavoro schiavizzato fino alla predazione di organi. Una tragedia silenziosa che il vescovo Sanchez Sorondo della Pontificia accademia delle Scienze sociali definisce «una nuova strage degli innocenti». E mentre l’emergenza si aggrava, con i minorenni che arrivano da soli tra i profughi, l’Europa si avvia a tagliare i fondi per il 116000, numero unico europeo per i bambini scomparsi, gestito in Italia da Telefono Azzurro.La denuncia arriva - nella Giornata internazionale dei bambini scomparsi - al convegno organizzato da Telefono azzurro. Dal 1974 al 2014 sono stati 15.117 i minori scomparsi. Cifre agghiaccianti rese note dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli. Sono loro la componente preponderante delle persone che scompaiono: minori il 51,7%.In grande maggioranza sono stranieri, 13.489 contro 1.628 italiani: arrivati in Italia sui barconi, spesso fuggono dalle case di accoglienza. «In Italia da maggio 2009 ad aprile 2015 il numero 116.000 ha gestito 610 casi di bambini», spiega Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro. «Per il 38% fughe da casa – dice il neuropsichiatra infantile – 31% da istituti, 10% sottrazioni internazionali, 6% minori stranieri non accompagnati».È questa la parte più problematica. Per il commissario Piscitelli «i minori stranieri non accompagnati sono il problema dei problemi. Si tende a non considerarli come persone scomparse, perché una volta giunti nel nostro paese non vogliono farsi identificare per non rischiare di dover rimanere. Ma i loro diritti vanno tutelati e non ci si può lavare le mani». Il Commissario spiega che «nel 65% dei casi il ritrovamento avviene nelle prime ore dalla scomparsa». Concorda il cancelliere delle Pontificie accademie delle Scienze e delle Scienze Sociali, monsignor Sanchez Sorondo: «Molti bambini vittima di tratta sono minori migranti non accompagnati, alcuni dei quali – sottolinea il Vescovo – perdono la vita nel processo migratorio, spesso tenuti in condizioni disumane ancor prima di avere il permesso di partire, mentre altri, giunti a destinazione dopo un viaggio estenuante segnato, sono detenuti alla stregua dei criminali». Il vescovo non ha dubbi: «È una nuova Strage degli Innocenti nel mondo globalizzato, che molte volte non vogliamo vedere». Drammatico il destino di tanti minori in tutto il mondo di cui non resta traccia: «Con la globalizzazione dell’indifferenza mossa dal solo profitto, sono aumentati i bambini vittimizzati per la vendita di organi, l’avviamento alla prostituzione e alla pornografia, il narcotraffico, l’elemosina forzata, le adozioni transfrontaliere irregolari, i matrimoni forzati, il reclutamento di bambini soldati, la schiavitù in gruppi terroristici, il lavoro forzato». Contro quelli che Sanchez Sorondo definisce «i nuovi Erodi del mondo globalizzato» lo sforzo dovrebbe essere massimo. Ma per la crisi la Commissione Ue rischia di depotenziare il contrasto chiudendo il 116.000. Solo nel 2014 in Europa ha gestito 6.119 casi. Telefono Azzurro, con Missing Children Europe lancia la campagna «#Salvail116.000, salva un bambino», per «garantire un servizio essenziale».
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