martedì 6 ottobre 2020
Troppi deputati in quarantena, manca il numero legale e i tempi si allungano. Previsti tamponi per chi arriva da 8 Paesi europei a più alto contagio
Il ministro della Salute Roberto Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza - Ansa archivio

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Non tutto è andato come previsto e quindi con ogni probabilità il premier Giuseppe Conte non firmerà domani il Dpcm che coprirà i prossimi 30 giorni, il decreto in cui si confermano tutte le misure vigenti e la stretta sull'utilizzo delle mascherine, che sarà necessario indossare anche all'aperto.

Questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza ne ha illustrato i contenuti, parlandone lungamente alla Camera e ribadendo che non sono previste ulteriori misure che possano portare a stretta sulle attività commerciali. Queste scelte saranno comunque sempre prima condivise, ha garantito il responsabile della Salute.

E' mancato il numero legale sulla risoluzione Covid, chiesta conferenza dei capigruppo

Dopo che alla Camera dei deputati il ministro della Salute, Roberto Speranza ha illustrato il nuovo Dpcm (che farà seguito al decreto-legge che conterrà la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio del 2021) sono seguiti il dibattito e la votazione. Per mancanza però del numero legale, per ben due volte, il voto sulla risoluzione della gestione della pandemia è saltato. E di conseguenza il governo si è orientato a far slittare il Consiglio dei ministri convocato per varare il decreto-legge, primo passo della procedura. Il Pd e Leu hanno chiesto una riunione della conferenza dei capigruppo per capire quanto i deputati assenti per quarantena fiduciaria pesino sui numeri della stessa maggioranza. L'opposizione, in particolare il capogruppo di Fdl alla Camera, Francesco Lollobrigida ha subito messo in luce il problema politico: "Senza l'autorizzazione del Parlamento non potete procedere nell'indicazione che avete annunciato. Prendetene atto e chiedete scusa agli italiani".

Il Dpcm potrebbe, perciò, slittare di una settimana, prorogando al 15 quello in vigore fino a oggi, in modo da evitare un vuoto normativo. La norma sulle mascherine anche all’aperto potrebbe, però, entrare subito in vigore, inserita nel decreto da varare domani. Oppure in un Dpcm "ponte".

Il ministro Speranza ha presentato il nuovo Dpcm: obbligo di mascherine anche all'aperto

"Nel Dpcm valutiamo l'estensione dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto, in maniera continuativa in ogni situazione in cui c'è il rischio di incontrare persone non conviventi" così aveva spiegato il ministro della Salute, illustrando alla Camera i contenuti del nuovo Dpcm per il contenimento della pandemia da Covid-19.

"Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita del Paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta. I casi ci sono e ci saranno nelle prossime settimane ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole" ha proseguito Speranza, toccando diversi punti nel suo discorso in Parlamento.

"In due mesi c'è stato un salto in avanti significativo dei casi: 3487 ora sono i ricoverati e in terapia intensiva abbiamo 323 persone. Questi numeri a oggi sono sostenibili per il nostro Ssn. E' chiaro che rispetto ai giorni più difficili con 4mila persone in terapia intensiva la situazione è gestibile ma non possiamo non vedere la tendenza. Il virus circola e continua a mandare persone in stato di grande sofferenza. Inoltre nella prima fase l'età media dei casi era di 70 anni ora e' di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perché ad agosto l'età media era di 31 anni" ha sottolineato ancora Speranza nel suo intervento alla Camera sui contenuti del nuovo Dpcm per il contenimento della pandemia da Covid-19.

"Ci sarà bisogno di ripristinare la massima condivisione nella relazione tra Stato e Regioni, e ci sarà un'altra riunione con i presidenti di Regione prima del nuovo Dpcm. Le regioni potranno naturalmente assumere misure più restrittive ma è evidente che in questo tempo nuovo c'è bisogno di un livello di coordinamento molto più forte e significativo rispetto agli ultimi mesi".

Il nuovo Dpcm dovrebbe inoltre confermare le multe da 400 a 1.000 euro per chi non rispetta l'obbligo di indossare le mascherine "all'aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi". Il divieto non riguarderà i bambini sotto i 6 anni, chi fa sport e le persone con disabilità e patologie non compatibili con l'uso della mascherina.

Restano le norme anti contagio in vigore fin dall'inizio della pandemia: distanziamento fisico di almeno un metro, divieto di assembramento, rispetto delle misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani, obbligo di stare a casa con più di 37,5 di febbre.

La piattaforma unica nazionale Immuni per l'allerta dei soggetti venuti in contatto con persone positive al Covid potrà restare operativa fino al 31 dicembre 2021 (non più il 31 dicembre 2020). Dopo quel termine tutti i dati personali dovranno essere "cancellati o resi definitivamente anonimi".

Secondo le indiscrezioni poi, chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda e Belgio dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. Ad oggi l'obbligo è previsto già per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.



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