giovedì 23 maggio 2013
Il minstro della Giustizia durante la commemorazione della stage di Capaci: non basta aprire nuovi istituti, bisogna valutare pene alternative. Molte carceri «inadeguate, monumenti al passato»
«Carceri disumane, rinviare la pena?»​
Brande pieghevoli e sacchi di abiti sotto il letto. In cella risparmiare centimetri è cruciale (Antonio Maria Mira)
COMMENTA E CONDIVIDI
"Le nostre carceri non sono degne di un paese civile". Lo ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, in occasione della commemorazione della strage di Capaci, nel 21esimo anniversario. Secondo il Guardasigilli "per risolvere il problema non bastano nuovi carceri, ma bisogna ripensare il sistema delle pene, valutando se ci sono spazi per quelle alternative".È necessario - ha puntualizzato parlando a Palermo - che in carcere si paghino gli errori commessi, ma anche che se ne esca migliori". Per il ministro, resta il problema delle carceri vecchie: "vanno sostituite, per garantire a ciascun detenuto una possibilità decente di alloggio, di sanità e di spazi per poter lavorare. È un'impresa titanica, ma ce la metteremo tutta per riuscirci"."Chi è in carcere deve avere la possibilità di lavorare o studiare. È dimostrato che l'80 per cento di chi lo fa non ha recidive", è stato un altro passaggio del discorso del ministro, che si è poi soffermato sull'edilizia carceraria spiegando che "molti carceri storici sono monumenti al passato, ma non sono più adeguati. Bisogna cambiarli per dare ai detenuti spazi adeguati".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: