sabato 31 ottobre 2020
Cresciuti in modo più lieve, rispetto agli ultimi giorni, i contagiati in Italia. Sono 31.758 (31.084 ieri) i nuovi casi di coronavirus. Record di tamponi (215.886, 800 più di ieri).
Milanesi al mercato durante la seconda ondata

Milanesi al mercato durante la seconda ondata - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Aumentati in modo significativo i decessi per causa Covid secondo i dati appena pubblicati dal ministero della Salute. 297 i morti (ieri 199), per un totale di 38.618 vittime. Sono 97 le terapie intensive in più (1.843 in tutto), e 972 i ricoveri ordinari (in totale 17.966).

Vi sono stati 31.758 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore (erano 31.084 ieri). Anche qui una crescita rispetto a ieri.

Superata quota 350.000 attualmente positivi in Italia. Con un incremento odierno di 25.600, è infatti di 351.386 il numero degli attuali positivi in Italia.

Nuovo record di tamponi effettuati in un giorno: nelle ultime 24 ore sono 215.886, ancora 800 in più del massimo toccato ieri. I pazienti in terapia intensiva aumentano di 97 unità portando il totale a 1.843, i ricoverati con sintomi di 972 e sono ora 17.966.

LOMBARDIA: ANCORA L'EPICENTRO DEL COVID IN ITALIA

Con 73 morti nelle ultime ventiquattr'ore e 8.919 nuovi positivi (in lieve calo rispetto ai 8.960 di ieri) a fronte di 46.781 tamponi la Lombardia si conferma come l'epicentro della pandemia in Italia, con il numero più alto di nuovi casi. I nuovi positivi sono 3730 nella provincia di Milano.

Sono 4.033 le persone positive al coronavirus ricoverate negli ospedali della Lombardia, in aumento di 335 unità rispetto a ieri. In terapia intensiva sono ricoverati 392 pazienti, 22 in più di ieri.

I nuovi guariti/dimessi da ieri sono 2.064 e le persone in terapia intensiva sono 392 , 22 in più di ieri.

Sono 4.033 i pazienti attualmente ricoverati non in terapia intensiva, 335 in più di di ieri. Da inizio pandemia sono stati eseguiti 2.944.616 tamponi. Nelle province i nuovi casi sono così suddivisi: Milano 3.730 , di cui 1.553 a Milano città, Bergamo 243 ; Brescia 413 , Como 475 , Cremona 184 , Lecco 228 , Lodi 151 , Mantova 248 , Monza e Brianza 1.207 , Pavia 387 , Sondrio 133 , Varese 1.202. I dimessi, dall'inizio della pandemia, sono 96.198, aumentati di 2.064 unità da ieri.

PREOCCUPA L'EMILIA ROMAGNA DOVE I CONTAGI SFONDANO CIFRA RECORD 2000 NELLE ULTIME 24 ORE

In Emilia-Romagna aumentano i contagi giornalieri di Sars-Cov2 che nelle ultime 24 ore sfondano la cifra record di duemila. Cresce la pressione sugli ospedali con nuovi ricoveri nelle terapie intensive e negli altri reparti Covid ma un altro dato che colpisce oggi è il
numero delle nuove vittime del coronavirus, 19 in sole 24 ore.

Per lo più pazienti ultraottantenni e ultranovantenni, ma anche un uomo di 65 anni e una donna di 73. Intanto a Bologna il sindaco invita la popolazione a comportamenti di responsabilità e stringe sui locali "disobbedientì all'ultimo Dpcm di misure restrittive anti-Covid".

Il bollettino dei nuovi casi oggi conta 2.046 positività a fronte dell'altrettanto cifra record di quasi 19.000 tamponi. Età
media 44 anni. Dei nuovi contagi, 963 sono persone asintomatiche individuate nelle attività di screening regionale e di contact
tracing. Aumentano le persone ricoverate negli ospedali: altri sei pazienti nelle terapie intensive, per un totale di 125, e
altri 66 nei reparti Covid (1.223). La situazione dei contagi nelle province vede Bologna in testa con 481 nuovi casi, poi
Reggio Emilia (367) e Modena (322) ma nessuna provincia è ormai indenne dall'aumento.

TOSCANA : OLTRE 44.000 TUTTI I POSITIVI DA INIZIO PANDEMIA

In Toscana sono 44.263 i casi complessivi di positività al Coronavirus da quando è scoppiata l'epidemia, 2.540 in più rispetto a ieri (2.085 identificati in corso di tracciamento e 455 da attività di screening). Sono 25 i nuovi decessi: 14 uomini e 11 donne con un'età media di 84 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 11 a Firenze, 2 a Prato, 2 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 3 a Livorno, 2 a Arezzo.

TREDICI VITTIME DA COVID 19 IN SARDEGNA, IL DATO PIU' ALTO FINORA

Sono 9.431 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale si registrano 325 nuovi casi, 220 rilevati attraverso attività di screening e 105 da sospetto diagnostico. Si contano anche 13 vittime (sono 227 in tutto), il dato più alto finora registrato nell'Isola.. In totale sono stati eseguiti 267.615 tamponi con un incremento di 3.323 test, 39 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva. (ANSA).

RESTANO APERTI I CIMITERI A MILANO

A Milano, città duramente colpita dai contagi di coronavirus, i cimiteri restano aperti e non sono previsti ingressi contingentati. Obbligatori, naturalmente, l'uso delle mascherine e il distanziamento. Nella settimana dal 26 ottobre al 2 novembre è stato esteso, come avviene ogni anno, l'orario di apertura dei cimiteri dalle 8 alle 18.

LIMITATI GLI INGRESSI A ROMA

A Roma, invece, la società del Campidoglio che gestisce i cimiteri romani - ha messo in campo alcuni accorgimenti per evitare affollamenti nei cimiteri romani tentando di "spalmare su più giorni gli accessi". Fino al 2 novembre i luoghi di sepoltura sono aperti dalle 7 alle 18, con l'accesso al pubblico consentito fino ad un'ora prima della chiusura.

UN'ALTRA RICERCA DIMOSTRA CHE GLI IMPIEGHI DELLE DONNE SONO STATI I PIU' PENALIZZATI DAL VIRUS

Sono ancora una volta le donne le più penalizzate dalla pandemia di Coronavirus in Italia secondo il focus "Ripartire dalla risorsa donna" della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro". Su 100 posti di lavoro persi (in tutto 841 mila), quelli femminili rappresentano il 55,9%, a differenza dell'occupazione maschile, che ha dato prova di maggior tenuta registrando un decremento del 2,7% (371 mila occupati).

Il bilancio, ancora del tutto parziale, degli effetti prodotti dal Covid sul mercato del lavoro vede, tra il secondo trimestre 2019 e lo stesso periodo del 2020, 470 mila occupate in meno, per un calo nell'anno del 4,7%. La maggiore contrazione di lavoro femminile si registra nell'occupazione a termine(-327 mila lavoratrici per un calo del 22,7%),nel lavoro autonomo (-5,1%.),nelle forme in part-time (-7,4%)e nel settore dei servizi, soprattutto ricettivi e ristorativi (qui le donne rappresentano il 50,6% del totale) e di assistenza domestica (le donne sono l'88,1%). L'esperienza vissuta durante il lockdown primaverile le ha viste, infatti, gestire un sovraccarico di lavoro senza precedenti. Da un lato, sono state più impegnate degli uomini nell'attività lavorativa (il 74% ha continuato a lavorare rispetto al 66%degli uomini), dovendo garantire servizi essenziali in settori a forte vocazione femminile: scuola, sanità, pubblica amministrazione.

Dall'altro lato - fa notare il focus - con la chiusura delle scuole,hanno dovuto garantire la presenza al lavoro e al tempo stesso assistere i figli impegnati nella didattica a distanza,con un livello di stress elevatissimo per quasi 3 milioni di lavoratrici con un figlio a carico con meno di 15 anni (30% delle occupate).


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: