martedì 14 febbraio 2017
Immigrazione, integrazione, criminalità e sicurezza nell'agenda di Luciana Lamorgese
Luciana Lamorgese, prefetto di Milano

Luciana Lamorgese, prefetto di Milano

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Il nuovo prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, nata a Potenza 63 anni fa si è insediata ieri, e oggi ha incontrato la stampa per raccontare le sue linee d'azione: gestione dell'immigrazione e contrasto alla criminalità le priorità indicate dal neo prefetto. È la prima volta che una donna ricopre quest'incarico a Milano. Ma a chi glielo fa notare sorride alzando le spalle: "Il tempo è delle donne. L'epoca in cui Platone nella "Repubblica" si chiedeva 'sarà tempo che le donne governino' è storia passata". Non faccio alcuna differenza e non ho mai sentito un diverso trattamento nell'ambito della mia amministrazione. Il tetto di cristallo lo abbiamo superato" ha detto Lamorgese. Sull'immigrazione Lamorgese ha sottolineato in particolare la necessità di "far entrare nel circuito della legalità" i transitanti nei centri di prima accoglienza di Bresso e di via Sammartini a Milano "facendo il fotosegnalamento". Sempre sul tema ha sottolineato la necessità di una distribuzione più equa del flussi tra i comuni dell'hinterland. Nel milanese, ha detto il prefetto "sono pochi i comuni che accolgono i migranti, e non è giusto che l'immigrazione gravi solo sui pochi che accolgono". Per quanto riguarda criminalità e terrorismo, "il caso Amri (il terrorista di Berlino morto in un conflitto a fuoco a Sesto San Giovanni) dimostra che la prevenzione funziona". Altri temi nell'agenda del prefetto sono "la sicurezza percepita dai milanesi e l'integrazione delle periferie".

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