mercoledì 21 ottobre 2015
Il Rapporto del Viminale. Le regioni che accolgono di più sono Sicilia e Lombardia.
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Al 10 ottobre sono 99.096 i migranti presenti nelle strutture d'accoglienza in Italia. Il 72% (70.918) è sistemato in strutture temporanee (ricettive, pubbliche e private), il 21% (21.814) nella rete Sprar, il 7% (7.290) nei Cara, mentre 464 persone si trovano nei Cie. Le regioni che accolgono più migranti sono Sicilia e Lombardia: entrambe, nei loro centri, danno ospitalità a circa un 13% di persone. Lo rivela il "Rapporto sull'accoglienza di migranti e rifugiati in Italia", presentato oggi al Viminale. Per ampliare la capacità ricettiva dello Sprar - si legge nella relazione svolta dal gruppo di studio istituito al Dipartimento per le liberta` civili e l'immigrazione - è stato pubblicato il 7 ottobre un avviso pubblico rivolto agli enti locali che prestano servizi di accoglienza e che permetterà di aggiungere 10 mila posti. Nel 2014 erano 432 i progetti avviati nella rete Sprar, 381 gli enti locali coinvolti, 19 le regioni in cui erano diffusi (assente la Valle d'Aosta). Il numero totale di posti in accoglienza era di 20.752. Lazio, Sicilia, Puglia e Calabria, i territori con il maggior numero di posti. Il 61% degli accolti era richiedente protezione internazionale, il 15% titolare di protezione umanitaria, il 13% di protezione sussidiaria e l'11% aveva ottenuto lo status di rifugiato. Lo Sprar, si ricorda nel Rapporto, rappresenta "la struttura di riferimento dove far confluire tutte le situazioni di vulnerabilità emergenti". Per ognuna delle persone accolte "rimane il principio fondamentale del carattere temporaneo dell'accoglienza (sei mesi, rinnovabili per altri sei), che è sempre finalizzata a creare autonomia e inserimento dei beneficiari".
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