sabato 5 agosto 2017
L'inchiesta di Famiglia Cristiana: «Legami tra i contractor che hanno segnalato anomalie nel lavoro della Jugend Rettet e il gruppo di destra Generazione identitaria»
Anche Msf nel mirino degli inquirenti. Ombre sulle denunce contro la nave Iuventa
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Non c'è solo la tedesca Jungend Rettet, anche altre organizzazioni non governative sarebbero oggetto delle verifiche degli investigatori in merito all'ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Stando a quanto pubblicato dal Corriere della Sera, nel mirino delle indagini dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia, ci sarebbe infatti anche Medici senza frontiere.

Un'indiscrezione che l'organizzazione, però, nega in maniera categorica: «Quanto vediamo oggi negli organi di stampa sembra rilanciare accuse che già ci erano state rivolte alcuni mesi fa, a cui non erano seguite altre azioni o informazioni», si legge in un comunicato dell'associazione francese. Msf specifica poi di non aver ricevuto «alcuna comunicazione ufficiale dalla Procura di Trapani né da altre Procure in merito alla presunta inchiesta sulla nostra attività di ricerca e soccorso in mare». «Ci siamo messi a disposizione delle Procure per fornire qualunque spiegazione richiesta su ogni nostra attività - continua Msf - e ribadiamo questa totale disponibilità, insieme all'auspicio di avere indicazioni precise sugli episodi eventualmente contestati. Auspichiamo che venga chiarito al più presto ogni dubbio per porre fine a questo stillicidio di accuse che continua ad avvelenare il clima in una situazione sempre più cupa».

Ma a rendere il quadro ancora più inquietante sono le rivelazioni di Famiglia cristiana, secondo cui esisterebbe un «link che lega l'indagine sulla nave Iuventa (la prima imbarcazione fermata per controlli dalla procura di Trapani) con l'operazione della destra europea Defend Europe». La ragione di questi legami starebbe nel «contatto tra la società di sicurezza privata Imi Security Service di Cristian Ricci – ovvero il gruppo di contractor che ha denunciato le “anomalie” della nave Iuventa, facendo aprire il fascicolo della Procura di Trapani - con l'ex ufficiale della Marina militare Gian Marco Concas, uno dei portavoce di Generazione identitaria». Concas, sarebbe stato riconosciuto come “direttore tecnico” dell'operazione navale della rete europea anti migranti.

Intanto il ministro dell'Interno Marco Minniti ha fatto sapere che «chi non ha firmato il nuovo codice di condotta per le ong non potrà fare parte del sistema di salvataggio che risponde all'Italia, fermo restando il rispetto della legge del mare e dei trattati internazionali». In un'intervista al Fatto Quotidiano, il titolare del Viminale specifica poi che «Per firmare c'è ancora tempo», motivo per cui è auspicabile «una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti, compresa Msf: si valuti bene quanto è accaduto, nessuno può ignorarlo. Nessuno può far finta di non vedere quanto è emerso dalle indagini della Procura di Trapani. Proprio per
evitare generalizzazioni c'è bisogno di una reazione forte. Penso che per le Ong il codice sia una tutela. Tutto deve essere tenuto in serio conto. Se fossi stato il capo di una di quelle organizzazioni lo avrei proposto ora io un codice».

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