martedì 24 aprile 2018
La nave è ferma nel porto di Trapani dallo scorso 2 agosto nell'ambito di un'inchiesta sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I volontari: la conseguenza? Più morti in mare
La nave della Ong tedesca ferma nel porto di Trapani dallo scorso 2 agosto

La nave della Ong tedesca ferma nel porto di Trapani dallo scorso 2 agosto

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Ferma nel porto di Trapani dallo scorso 2 agosto nell'ambito di un'inchiesta sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la nave "Iuventa" della Ong tedesca Jugend Rettet non potrà ritornare in mare. Questa mattina la Cassazione ha confermato il sequestro.

È stata così rigettato il ricorso presentato dai rappresentanti della Ong tedesca contro l'ordinanza del Riesame di Trapani che nel settembre scorso aveva confermato il sequestro.

Immediata la reazione della Ong che subito dopo la sentenza ha convocato una conferenza stampa a Berlino. "Siamo devastati dalla sentenza negativa: "Iuventa non sarà libero! Ma lotteremo per il diritto al salvataggio di persone in pericolo in mare" hanno detto i responsabili della Ong tedesca Jugend Rettet.

"Quanto accaduto - aggiungono - vuole essere un segnale politico: le organizzazioni civili di soccorso devono scomparire dal Mediterraneo. La conseguenza? Più morti". E ancora: "Abbiamo bisogno di navi di soccorso civili sul campo, altrimenti nessuno sarà testimone delle violazioni dei diritti umani in questa area. Nessuno avrebbe salvato vite e contato il numero di morti. L'Europa deve salvaguardare l'imperativo umanitario. Continueremo a lottare per il diritto al salvataggio delle persone in difficoltà in mare".

La Ong tedesca sta valutando il ricorso alla Corte europea per i diritti umani.

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