lunedì 22 giugno 2015
I ministri degli Esteri dell'Unione: via a «Eunavfor Med». Mogherini: determinati a contribuire a salvare vite.
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I ministri degli Esteri dell'Unione Europea riuniti a Lussemburgo hanno dato oggi il via libera all'operazione navale contro i trafficanti di essere umani nel Mediterraneo. Obiettivo della missione "Eunavfor Med" è di "identificare, catturare e neutralizzare le imbarcazioni e di rendere disponibili gli strumenti usati o sospettati di essere usati" dagli scafisti. "L'Ue - ha commentato da Lussemburgo l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, Federica Mogherini, non ha mai preso così seriamente il tema dell'immigrazione come sta facendo adesso. Con questa operazione, colpiamo il business model di quelli che beneficiano della miseria dei migranti. Ma questa è solo parte di una strategia più ampia, che comprende la cooperazione con i nostri partner in Africa, in particolare nella regione del Sahel, ed il lavoro con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni e l'Unhcr". Come Ue, ha proseguito la Mogherini, "siamo determinati a contribuire a salvare vite, a smantellare le reti dei trafficanti di essere umani e ad affrontare la cause profonde della migrazione".Nelle bozze di conclusione del vertice di giovedì prossimo emerge l'accordo sul meccanismo "temporaneo ed eccezionale" per la ricollocazione di 40mila profughi nei prossimi due anni da Grecia e Italia. C'è anche il rinforzo delle strutture per l'identificazione e la registrazione dei migranti, un sostegno finanziario per i paesi "in prima linea" e l'accelerazione per i rimpatri. Resta invece non chiarita l'obbligatorietà del meccanismo di ricollocazione, sul quale però a decidere alla fine saranno gli Stati membri. Nella bozza è previsto che l'accordo sul meccanismo di redistribuzione venga preso "entro il mese di luglio", ma tale meccanismo nel testo non è indicato come "vincolante", tanto meno come "obbligatorio". La "fase uno" dell'operazione comincerà ad essere operativa dai primi di luglio, con il dispiegamento delle forze messe a disposizione da 14 paesi "dal nord, dal sud, dall'est e dall'ovest" della Ue, come sottolinea Mogherini. La portaerei italiana 'Cavour' sarà la nave ammiraglia di una missione che inizialmente sarà dotata complessivamente di "5 navi da guerra, 2 sommergibili, 3 aerei da ricognizione marittima, 2 droni e 3 elicotteri" con "un migliaio" di soldati. La "fase uno" sarà dedicata alla raccolta di informazioni. Opererà in acque internazionali e farà anche soccorso, ma "il focus è sulla lotta ai trafficanti". Il passaggio alle fasi successive scatterà dopo valutazioni del Consiglio su proposta del comandante, il contrammiraglio Enrico Credendino. Per arrivare alla 'fase 3", con operazioni anche in acque territoriali e sulla costa libica, servirà però la risoluzione dell'Onu. E già nelle prime due fasi, comunque, si dovrà tenere conto, spiegano fonti militari europee, che l'operazione si svolgerà in un ambiente "molto complesso" perché già due volte navi mercantili sono state "recentemente" attaccate fuori dalle acque territoriali con aerei e tiri di artiglieria dalla costa a Derna e a Sirte. Inoltre i trafficanti non hanno esitato a usare le armi.
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