lunedì 25 luglio 2022
Nell'hotpost 1.871 migranti ma i posti sono solo 350. Intanto nel Mediterraneo, oltre 700 naufraghi soccorsi da Sea Watch e da Ocean Viking in attesa di un porto sicuro
Approdate altre 800 persone, il sindaco chiede una nave per trasferirle

Twitter / @SOSMedItalia

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Sono 1.871 le persone migranti ospiti all'hotspot di Lampedusa, a fronte dei 350 posti disponibili. In centinaia sono costretti a dormire a terra su materassi di fortuna.

«Oggi iniziano i trasferimenti con i traghetti di linea, domani arriverà la nave Diciotti e si provvederà celermente a svuotare l'hotspot. Chiedo con forza alla prefettura di Agrigento e al ministero dell'Interno di predisporre, almeno per tutto il periodo estivo, una nave umanitaria» ha spiegato il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino.

«Con una nave umanitaria, così come succedeva con le navi quarantena, riusciremmo a tamponare il sovraffollamento almeno durante l'estate. Si eviterebbero scene di degrado, rischi per la salute e non saremmo in perenne emergenza hotspot». Sull'isola, oltre a essere saltata la fibra ottica creando non pochi disagi a chi dovrebbe lavorare per alleggerire i disagi delle persone migranti, è approdata anche la campagna elettorale che fagocita la stessa crisi umanitaria: «Cambio l'agenda e arrivo da voi per portare soluzioni e idee che già avevamo messo in pratica con successo» ha fatto sapere il leader della Lega, Matteo Salvini, sull'isola il 4 e il 5 agosto, interpellato direttamente dal vice sindaco leghista.

Nella notte tra domenica e lunedì sono arrivate 22 persone tunisine che erano su un'imbarcazione di cinque metri, partita da Chebba, e intercettata a tre miglia dal porto siciliano da una motovedetta della Guardia di finanza. Con l'arrivo dei 22, fra cui quattro donne e tre minori, salgono a sette gli approdi registratisi dall'alba.

Nella giornata di domenica terzo soccorso in mare per la nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee che ha tratto in salvo altre 73 persone, tra cui un bambino di un anno, da un gommone quasi sgonfio a 37 miglia dalle coste libiche, segnalato da Alarm Phone. Poche ore prima altre 108 persone erano state soccorse al largo della Libia.



Sono 268 i migranti ora a bordo: tra loro oltre 100 minori non accompagnati. Sono 439 invece sulla Sea Watch 3 che chiede un porto sicuro. Intanto, è scattata una evacuazione medica: la guardia costiera italiana ha portato a terra una donna in avanzato stato di gravidanza accompagnata dal marito e un bimbo piccolo con gravi ustioni insieme ai genitori. Le altre 439 persone rimangono "in attesa - fa sapere la Ong tedesca - di un porto di sbarco sicuro".



Nella giornata di domenica, inoltre, due vedette della capitaneria di porto sono giunte al molo Norimberga di Messina dopo avere soccorso un peschereccio tra Libia e Calabria con a bordo 600 persone. Nella città dello Stretto sono scese 179 persone ma sulla banchina sono state deposti anche cinque corpi senza vita: da accertare le cause della morte.

Le altre persone sono state dirottate verso Portopalo di Capo Passero, Catania e Crotone. Tra i migranti vi sono trenta minori non accompagnati. Sono 674 in totale le persone salvate sabato - alcune recuperate direttamente dall'acqua - da motovedette della capitanerie e della Gdf e dalla nave mercantile Nordic che sono state trasbordate su nave Diciotti della Guardia Costiera, per poi arrivare a terra.



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