martedì 25 ottobre 2016
Sono stati recuperati ieri altri 13 cadaveri di migranti deceduti durante la traversata nel Canale di Sicilia. Altri 33 avevano perso la vita nei giorni scorsi.
Migranti, la strage infinita. Altri 13 morti
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Non si arresta il numero delle vittime delle traversate di migranti nel Canale di Sicilia: oggi sono stati recuperati al largo delle coste libiche 13 cadaveri ed il bilancio sale a 55 negli ultimi 10 giorni. Sempre oggi sono state salvate circa 500 persone che erano a bordo di quattro gommoni diretti verso l'Italia. Alle operazioni di soccorso, coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, hanno preso parte un pattugliatore maltese inserito nel dispositivo Frontex e due navi delle Ong Medici Senza Frontiere e Jugend Rettet.

Intanto arriva un numero che attesta l'escalation negli arrivi: i migranti ospitati nel sistema d'accoglienza sono balzati dai 104 mila del 2015 ai quasi 170 mila di oggi, determinando proteste di cittadini ed enti locali, dal Nord al Sud. Un boom figlio di tre fattori: il flop dei ricollocamenti (fermi a 1.318 rispetto ai 40 mila in due anni previsti), la difficoltà dei rimpatri degli irregolari (solo poche migliaia quest'anno) ed il rafforzamento dei controlli alle frontiere dei Paesi confinanti, Francia ed Austria in testa. Ma "la macchina organizzativa dei soccorsi e dell'accoglienza sta funzionando", ha tenuto a sottolineare il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Ed il premier Matteo Renzi è tornato ad attaccare l'Europa: "noi italiani - ha detto - stiamo cercando di rimediare ad una situazione molto difficile, la situazione non è al collasso o fuori controllo. Ci sono problemi ma si gestisce. Il problema dell'immigrazione lo stiamo affrontando con responsabilità ma soprattutto per l'incapacità dell'Europa di essere solidale".

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