"Gli immigrati in Italia provengono prevalentemente da paesi di tradizione cristiana, i musulmani presenti nel nostro Paese statisticamente sono meno di un terzo. Inoltre, l'86% dei rifugiati viene accolto nei Paesi del cosiddetto terzo mondo, l'Unione europea ne accoglie meno del 10%". Sono alcuni dei dati forniti da Maurizio Ambrosini, docente di sociologia dei processi migratori all'università
degli studi di Milano, nel corso della conferenza del progetto
educativo antimafia promossa dal centro Pio La Torre a Palermo.
All'incontro, dedicato ai flussi migratori, all'accoglienza e
alla lotta al terrorismo internazionale, sono presenti anche
Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e Alessia Sinatra,
magistrato.
"I paesi più coinvolti nell'accoglienza - ha aggiunto
Ambrosini - sono Turchia con 1,59 milioni, Pakistan (1,51
milioni) e Libano (1,15milioni, forse 2). In rapporto al numero
di abitanti, sul fronte dell'accoglienza il primo è il piccolo
stato del Libano, con un rapporto di 232-300 migranti per 1000
abitanti, seguito dalla Giordania". Secondo le ricerche fornite
dal docente "i numeri europei sono decisamente inferiori: la
Germania accoglie 494mila tra rifugiati riconosciuti e
richiedenti asilo, la Francia 310mila, la Svezia 226mila,
l'Italia 140mila. Questo fa pensare su percezione e pregiudizi
sul fenomeno".
"I migranti non provengono dai paesi più poveri del pianeta,
se non in minima parte - ha proseguito - In Italia i primi paesi
di provenienza sono Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina,
Filippine. I migranti e anche gli irregolari, stimati
attualmente in 300-400mila unità, sono molti di più degli
sbarcati via mare (circa 170mila nel 2014, e 150mila nel 2015)
ma solo 70mila hanno chiesto asilo in Italia. La grande
maggioranza degli irregolari arrivano regolarmente, soprattutto
con visti turistici, se necessario".