mercoledì 20 gennaio 2016
Le conseguenze dell'inverno e quello che sta accadendo ai profughi in viaggio sulla rotta balcanica con l'arrivo delle temperature rigide è stato raccontato dalle fotografie di Marko Djurica scattate, nei giorni scorsi, nei dintorni di Miratovac, primo approdo dei migranti in Serbia.
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Una donna di 35 anni e un bambino di cinque anni sono morti per ipotermia dopo che le imbarcazioni sulle quali viaggiavano, cariche di migranti partiti dalla Turchia, sono affondate vicino all'isola greca di Lesbo, nel Mar Egeo. Lo riferisce la Guardia costiera greca.Nel frattempo, a livello europeo, la Macedonia ha chiuso le sue frontiere con la Grecia ai migranti, stando a quanto riportato dalla polizia di Skopje: al confine greco-macedone già 600 migranti sono bloccati alla frontiera. L'Austria ha varato un piano per fissare dei limite per l'accoglienza di richiedenti asilo, con un massimo di 37.500 richieste per il 2015: misura che significa riduzione consistente rispetto al 2014 quando le richieste presentate sono state 90mila. Le conseguenze dell'inverno e quello che sta accadendo ai profughi in viaggio sulla rotta balcanica con l'arrivo delle temperature rigide viene documentato dalle fotografie di Marko Djurica scattate, nei giorni scorsi, nei dintorni di Miratovac, primo approdo dei migranti in Serbia. (Foto Reuters)

Inverno significa -20 gradi e vento che spazza le strade.

Tutti camminano avvolti in coperte grigie distribuite dall'Unhcr per decine di chilometri al giorno lentamente e in silenzio. 

 Il vento è così rumoroso che non sono in grado di comunicare tra loro.

I bambini piangono per il gelo.

 
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