giovedì 8 dicembre 2016
Al primo posto nigeriani, seguiti da eritrei. Sant'Egidio: c'è una migrazione di disperazione a cui occorre dare risposta
La maggior parte dei migranti proviene dall'Africa Sub-Sahariana
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Sono soprattutto africani provenienti dalla regione sub-sahariana i migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2016. Oltre 175mila persone, delle quali, solo una piccolissima parte, secondo le regole di Bruxelles, rientrano tra le nazionalità ammesse al piano di ricollocamento europeo. Per L'Unione, infatti, solo siriani e eritrei possono muoversi negli stati membri ed abbandonare il primo paese di sbarco.

Non a caso, sui 1.950 profughi finora trasferiti dall'Italia, 1.800 sono eritrei. Mentre i più numerosi tra gli sbarcati, dopo i migranti provenienti dall'Eritrea (20.176), sono i nigeriani (36.359), seguiti da guineiani (12.573), ivoriani (11.571), gambiani (11.393), senegalesi (9.647) e maliani (9.440).

"Tra lo status di rifugiato e il migrante economico vi sono molte altre situazioni - dichiara il responsabile immigrazione della Comunità di Sant'Egidio, Roberto Morozzo Della Rocca - c'è una migrazione con un fattore di spinta che è la disperazione a cui occorre dare una risposta e protezione".


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