martedì 12 marzo 2019
Una campagna "Cartoline dalle Alpi" per raccontare gli sconfinamenti tra Italia e Francia e sostenere i profughi che rischiano la vita nel tentativo di oltrepassare il confine italo-francese
Scarponi per i migranti al confine italo-francese: una campagna
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«Mi chiamo Amir. Sono originario del Niger. Da due anni vivo in Italia e da tre giorni sono bloccato in una stanza fatta di materassi al confine con la Francia. Il telefono segna le otto ma fuori è già buio. Anche qui dentro la luce è fioca, è fredda: è la cosa che più mi manca. A casa mia, anche la mattina presto c’è una luce da non crederci. Un volontario mi ha dato dei sacchetti di plastica. Mi ha detto di infilarli nelle scarpe, sopra le calze, che aiutano, almeno per il primo chilometro. Sorrido. Ho passato gran parte della mia vita a camminare senza scarpe. Mi piaceva andare in giro a piedi nudi, sentire il terreno, sentire i granelli di sabbia tra le dita».


Come Amir, chi attraversa le Alpi in direzione del confine con la Francia, spesso non è equipaggiato ad affrontare pareti ripide, nevai e pietraie. La storia di Amir, raccontata in sei cartoline che vengono pubblicate e condivise sui social, rappresenta il cuore della campagna crowdfunding per donare 100 scarponi ai profughi che rischiano la vita, sognandone una migliore, nel tentativo di oltrepassare il confine italo-francese. Obiettivi? Da un lato raccogliere circa 2mila euro per acquistare 100 paia di scarponi da montagna da consegnare a diverse associazioni non-profit che li distribuiranno alle persone in attesa di partire. E dall'altro, denunciare ciò che sta accadendo sul confine, sensibilizzare chi ancora non conosce o ignora le storie delle persone che sono costrette a rischiare la propria vita per evitare i controlli delle forze dell'ordine e poter raggiungere le proprie famiglie in Francia o altri Paesi europei e cercare lavoro dove vi sono più possibilità.

Va ricordato che alla frontiera con la Francia solo nel mese di dicembre 2018 sono state soccorse 250 persone: «Ci sono persone che arrivano dall'Africa occidentale, dall'Africa subsahariana, a cui si sono aggiunti pachistani, bangladesi, curdi, siriani, afgani, perfino persone che arrivano dalle repubbliche ex sovietiche. Lo scorso anno i migranti volevano raggiungere amici e parenti in Francia, ora scappano dall'Italia perché hanno paura di perdere la protezione umanitaria e diventare irregolari" ha spiegato Paolo Narcisi, medico fondatore dell’ong Rainbow for Africa che a Bardonecchia offre assistenza e aiuto alle persone di passaggio.

«SOLO IN CARTOLINA»: QUANDO LA CREATIVITÀ È SOLIDARIETÀ

Cartoline dalle Alpi – 50 mila passi per Amir è un progetto dei Creative Fighters di «Solo in Cartolina»: un progetto nato da un collettivo di professionisti dell'industria creativa nell'estate del 2018, in seguito alle parole di Matteo Salvini: «Le ONG che soccorrono i migranti in mare vedranno l'Italia solo in cartolina». A luglio 2018 creativi da tutta Italia hanno inviato i loro “saluti e baci” dalle località di mare preferite, mostrando quello che accade davanti ai nostri occhi ogni estate, ma che scegliamo di non vedere.

Il 3 ottobre sono state recapitate a mano 10mila cartoline d’autore firmate dai cittadini italiani al Ministero dell’Interno: scorci di luoghi ameni d’Italia, sfondo dei tragici naufragi d’estate. E ora dal mare Mediterraneo lo sguardo si sposta alle Alpi, senza però distoglierlo dalle persone più vulnerabili e fragili.

PER PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA CARTOLINE DALLE ALPI

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