giovedì 6 aprile 2017
Al Salone del mobile di Milano l'installazione di un giovane studente che vuol essere un monito per la comunità internazionale sul dramma dei migranti
L'installazione di Achilleas Souras in mostra da Moroso

L'installazione di Achilleas Souras in mostra da Moroso

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In una città affollata di mobili e visitatori c’è anche un’installazione "diversa", che ricorda il dramma dei migranti. Di quelli che sbarcano sulle nostre coste e che muoiono nel nostro mare. L’ha realizzata il giovane Achilleas Souros.

Nato a Londra e cresciuto tra Atene e Barcellona. Ha soli 16 anni e tanta voglia di far intrecciare la sua passione al sociale. Achilleas ha realizzato un igloo impermeabile e termico con i giubbotti di salvataggio dei migranti, gli stessi che abbiamo visto abbandonati a centinaia sulle spiagge.

L’installazione, Sos (Save our souls- Salviamo le nostre anime) in mostra da Moroso è formata da 1.500 salvagenti che sono stati resi disponibili grazie al supporto del comune dell’isola di Lesbo.

"La crisi dei migranti era semplicemente un insieme di numeri sentiti al telegiornale - racconta Achilleas - ma quando ho preso in mano per la prima volta un salvagente, ha smesso di essere un semplice oggetto... Quando lo afferri e senti l'odore del mare, inizi a guardare le cose attraverso una diversa prospettiva e ti rendi conto che ogni giacca rappresenta una vita umana".

Idealmente pensato come rifugio di uomini, donne e bambini in fuga dai loro paesi, Sos diventa un monito per la comunità internazionale che porta con sè la speranza di poter dare un sostegno a migliaia di profughi.

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