giovedì 4 marzo 2021
Letto il messaggio del Papa per le tre vittime dell'agguato della settimana scorsa. Presenti anche il presidente del Congo, vescovi e sacerdoti e moltissimi italiani
La Messa a Kinshasa per le vittime dell'attentato in Congo

La Messa a Kinshasa per le vittime dell'attentato in Congo - Vatican Media

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Il presidente della Repubblica democratica del Congo, Félix Antoine Tshisekedi Tshilombo, ha partecipato mercoledì sera a una messa in memoria dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell'autista del Pam Mustapha Milambo, uccisi la scorsa settimana nel Nord Kivu. Lo riporta il sito di attualità locale infoplus.org, specificando che la funzione nella cattedrale di Notre-Dame del Congo a Lingwala è stata celebrata dall'arcivescovo di Kinshasa, cardinale Fridolin Ambongo.

Diversi vescovi e sacerdoti di Kinshasa erano presenti, così come il nunzio apostolico nella Repubblica democratica del Congo Ettore Balestrero e diversi italiani residenti nella capitale congolese. Vatican News aggiunge che la chiesa era gremita di fedeli, tra i quali moltissimi appartenenti alla comunità italiana in Congo.

Tre i momenti salienti della celebrazione: la lettura del messaggio di papa Francesco, a firma del Segretario di Stato Pietro Parolin, al cardinale Fridolin Ambongo, l'omelia di monsignor Ettore Balestrero e infine la preghiera dell'arcivescovo di Kinshasa.

Il Pontefice ha assicurato la sua vicinanza e il suo affetto fraterno alle famiglie di Attanasio, di Iacovacci e di Milambo, chiedendo a Dio di concedere ai congolesi il prezioso dono della pace e della fratellanza.

Monsignor Balestrero ha sottolineato, dopo aver ricordato la figura di Milambo, che l'attacco al convoglio del Pam - agenzia dell'Onu che ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2020 - appare come il triste simbolo di un attacco alla pace, ricordando le qualità dell'ambasciatore italiano e dicendo che la sua morte e quella del carabiniere Iacovacci hanno affidato a chi rimane il compito di lavorare per il bene di tutti. Agli attentatori, ha detto, “rivolgiamo le parole che abbiamo appena ascoltato del Profeta Isaia: Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, purificatevi”.

L'arcivescovo Ambongo, che ha parlato alla fine, ha anche fatto le proprie condoglianze al presidente, cui è morto un figlio.

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