giovedì 26 febbraio 2015
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Meno tasse sulle slot machine, anzi no. Si moltiplicano i dubbi sulla bozza del decreto giochi previsto dalla legge di delega fiscale, che nel giro di 10 giorni giungerà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Secondo Agipronews, l’agenzia specializzata nel mondo del gioco e delle scommesse, la versione più aggiornata del testo prevederebbe la “buona notizia” di una diminuzione della tassazione sulle macchinette: nel nuovo documento sarebbe cioè stabilito che l’addizionale da 500 milioni introdotta con la legge di stabilità scenda per l’anno in corso a 300 milioni, per poi tornare in vigore integralmente dal primo gennaio 2016. Una versione seccamente smentita, nella serata di ieri, dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: «Il prelievo rimane di 500 milioni l’anno, mentre a cambiare sarà il sistema di calcolo», ha precisato, parlando di un «clamoroso e grave abbaglio» e invitando «a leggere bene i testi prima di creare allarmismi, o aspettative, ingiustificati».Con la legge di Stabilità, infatti, si è introdotta una addizionale a carico dei concessionari che si occupano della gestione e della raccolta del gioco tramite slot machine prevedendo un incasso totale di 500 milioni di euro l’anno ma in due tranche, 200 milioni entro aprile e 300 milioni entro ottobre. Il decreto di riordino dei giochi, nelle intenzioni (visto che ancora non è stato varato), dovrebbe entrare in vigore dal 1 luglio, quando la prima tranche da 200 milioni sarà già stata incassata (secondo il “vecchio” sistema di calcolo). Viceversa per la seconda trance da 300 milioni scatteranno i nuovi criteri di calcolo: la tassazione sarà calcolata sul margine, vale a dire sulla differenza tra incassi e vincite.Sempre secondo Agipronews per le slot machine il prelievo sarebbe fissato dal decreto giochi al 60% e – tradotto con gli attuali parametri – equivarrebbe ad un’imposta del 15,6%, due punti e mezzo in più dell’attuale 13,1%, «con un gettito supplementare che si può prevedere attorno ai 600 milioni di euro annui». Tra le altre novità le “gaming hall”, le sale giochi in cui si vogliono canalizzare alcune attività di gioco: dovranno avere una superficie non inferiore a 50 metri quadrati e rispettare il parametro di un apparecchio ogni 3 metri quadrati. Sarebbe confermato anche l’innalzamento della tassa sulla fortuna dal 6 all’8% sull’importo eccedente le vincite superiori a 500 euro per Lotto, SuperEnalotto, Vlt e Lotterie. Infine, il ministero avrebbe intenzione di introdurre un mini prelievo dello 0,1% sulla raccolta effettuata dai concessionari – da un minimo di mille euro a un massimo di 500mila euro – da destinare a campagne informative su temi stabiliti da una Commissione governativa istituita il Dipartimento Editoria di Palazzo Chigi.
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