giovedì 4 gennaio 2024
Il caso di Capodanno al collegio del Probiviri di Fratelli d'Italia. Il caso Anas? «Salvini non chiamato in causa, non deve riferire in Aula. Tommaso Verdini? Aveva la tessera del Pd»
La premier Meloni durante la conferenza stampa di questa mattina

La premier Meloni durante la conferenza stampa di questa mattina - Fotogramma

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Una frase netta. Forse scontata. «Pozzolo è stato irresponsabile. Ho chiesto che venga sospeso da Fratelli d'Italia». Giorgia Meloni sapeva della domanda e ha preparato con cura la risposta. Ha spiegato che il punto non è che il deputato di Fratelli d'Italia avesse un'arma. «Pozzolo dispone di un porto d'armi per difesa personale. Ha chiesto quel permesso all'autorità competente e quel permesso è stato accordato...». Insomma il punto non è questo. Il punto è un altro. «La questione è un'altra. Chiunque detenga un'arma ha il dovere morale e legale di custodirla con responsabilità e serietà. Pozzolo non l'ha fatto e per questo c'è un problema con quello che è accaduto...».

Una pausa. «Non conosco la dinamica dei fatti, vedremo... Ma in ogni caso qualcuno non è stato responsabile. E se questo è grave per un italiano qualsiasi, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per un parlamentare di Fratelli d'Italia... Per questo ho chiesto sul piano politico che venga deferito ai probiviri di Fratelli d'Italia e che nelle more del giudizio venga sospeso da Fratelli d'Italia». Il tema Pozzolo per molti si lega a quello della selezione della classe dirigente. Meloni difende la struttura del suo partito ma mette in chiaro ancora una volta il fatto che la responsabilità non va mai messa in secondo piano.

«C'è sempre qualcuno che può fare errori e cose sbagliate ma non sono disposta a fare questa vita, con la responsabilità che ho sulle spalle se le persone che sono accanto a me non capiscono questa responsabilità. Non accade spesso ma per come affronto io e le persone a me vicine, vale la pena ricordare che questa responsabilità vale per tutti. E su questo intendo essere rigida». C'è la vicenda Pozzolo e c'è il caso Anas-Verdini.

«Sul caso Tommaso Verdini ho trovato virgolettate dichiarazioni mai fatte, neanche in privato, è una cosa che mi preoccupa... Non ho avuto cose da dire perché non ho gli elementi per commentare il fatto, sulla questione bisogna attendere il lavoro della magistratura e commentare quelli, quanto letto è che le intercettazioni fanno riferimento al precedente governo, Salvini non viene chiamato in cause e penso che non debba riferire in Aula su questa materia». Un concetto netto: Salvini non c'entra. Meloni lo ribadisce: «Non mi pare che Salvini sia stato chiamato in causa nei documenti che ho». Poi una annotazione: «Da quanto so l'unica tessera di partito di Tommaso Verdini mi risulta fosse quella del Pd, con questo governo affaristi e lobbisti non passano un bel momento, penso che diversi attacchi scomposti siano figli di questo».








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