mercoledì 2 luglio 2014
Presentato il programma della kermesse estiva La sfida: trovare una prospettiva positiva anche nei conflitti.
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Sarà il Meeting delle periferie e delle povertà, che riprende in pieno l’antica - e mai abbandonata -  dicitura per esteso di "Meeting per l’amicizia fra i popoli". Si parlerà di "periferie del mondo e dell’esistenza". Un tema mutuato dal cuore del magistero di papa Francesco, ma reso di stringente attualità dalle vicende di questi giorni che raccontano come «un uomo su 7 oggi sia un migrante, ricorda monsignor Silvano Maria Tomasi, osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra, intervenendo alla presentazione dell’appuntamento riminese, al tempio di Adriano, in piazza di Pietra. «Sono cifre - rileva Tomasi - senza precedenti se non ai tempi della seconda guerra mondiale. E pari pari nella politica, come a livello Onu, ci si divide fra chi continua a considerare il migrante una minaccia di fronte alla quale erigere muri, e chi un’opportunità per mettere a confronto tradizioni e talenti. Come sempre avvenuto nella storia, con conseguenze che, nel lungo periodo, si sono sempre rivelate un arricchimento, per tutti».È il cuore, questo, del Meeting, in grado di scovare una prospettiva positiva persino in terra di conflitti. Si parlerà di Siria e di una «eroica» alleanza fra archeologi «per dare un futuro a quel Paese partendo dal suo passato», spiega Giorgio Bucellati, docente emerito di storia e archeologia del Vicino Oriente curatore di alcuni incontri e anche di una mostra sull’antica Siria ("Dal profondo del tempo") destinata a segnare l’edizione di quest’anno. Un ostinato investimento sulla cultura e, in particolare, sulla cultura del dialogo come strumenti di pace di cui parlerà anche un altro testimone centrale, come padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa. Attraversata da nuove prospettive di odio, ma segnata anche dalla profetica iniziativa interreligiosa del Papa. La cui parola, nella Evangelii gaudium, sarà al centro di uno degli incontri cruciali, con l’arcivescovo di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, e il segretario della Pontificia commissione per l’America Latina Guzmàn Carriquiry che si confronteranno sull’esortazione apostolica.Ma avranno anche molto spazio i temi domestici, con la presenza annunciata di ben sei ministri Giuliano Poletti, Maurizio Martina, Federica Guidi, Gian Luca Galletti, Stefania Giannini e Beatrice Lorenzin. Mentre il premier Matteo Renzi - dato come possibile partecipante - ha fatto sapere che non sarà della partita. E sebbene il tema siano i poveri, il ricchissimo fronte economico vedrà esponenti noti e meno noti interrogarsi sulle prospettive difficili della crescita. Con la presenza dei due esponenti "simbolo" della grande impresa italiana, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e l’ad di Fca (il nuovo gruppo Fiat) Sergio Marchionne. Un ritorno per lui, quattro anni dopo.Fra i temi del Meeting spiccano anche l’educazione (con il ministro Stefania Giannini che sottolinea l’insostituibile ruolo che la scuola svolge perché le differenti culture si incontrino) le carceri (altre periferie dove la speranza non è morta) e la giustizia. Con l’ex presidente della Camera Luciano Violante - in uno di quei mix inediti di cui il Meeting è capace - chiamato a confrontarsi sul tema "giustizia e gratuità" con il rettore Javier Prades Lopez, rettore dell’Università San Damaso di Madrid.
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