lunedì 18 marzo 2019
Due gommoni di Mediterranea raggiungono i naufraghi e li trasbordano al sicuro sulla nave Mare Jonio: «Facciamo rotta verso l'Italia per evitare il maltempo». Salvini: direttiva anti-Ong in arrivo
La nave Mare Jonio (foto di archivio: Mich Seixas / Operazione Mediterranea)

La nave Mare Jonio (foto di archivio: Mich Seixas / Operazione Mediterranea)

COMMENTA E CONDIVIDI

Nel giorno in cui il Ministero dell'Interno fa sapere che è pronta una direttiva per «stoppare definitivamente le azioni illegali delle Ong» sono stati soccorsi e sono al sicuro a bordo della nave Mare Jonio 49 naufraghi recuperati a circa 40 miglia Nord delle coste libiche. Tra loro ci sono anche 12 minori.

La nave Mare Jonio di Operazione Mediterranea, battente bandiera italiana e autorizzata dalla Capitaneria di porto a riprendere il mare sabato 16 marzo, dopo aver portato a termine questa operazione di salvataggio sta facendo rotta verso l'Italia per chiedere un porto di approdo sicuro.

OPERAZIONE MEDITERRANEA: COME SI SONO SVOLTI I SOCCORSI

Era stato l’aereo Moonbird nel pomeriggio a individuare l'imbarcazione con 54 persone a bordo fuggite dalla città libica di Zuara.

Immediatamente i due gommoni veloci di Operazione Mediterranea - la missione umanitaria italiana ripartita sabato 16 marzo previa autorizzazione delle autorità italiane - hanno raggiunto il barcone in avaria, mentre la Centrale di coordinamento e soccorso (Mrcc) di Roma ordinava di mettersi a disposizione delle autorità libiche.

I volontari di Mediterranea hanno subito prestato i primi soccorsi cercando di riportare la calma tra i profughi spaventati dalle condizioni del mare e dalla possibilità di venire respinti verso la Libia.

A poche miglia dalla nave Mare Jonio una motovedetta libica si era lanciata nella corsa per sottrarre i migranti ai soccorritori italiani, ma i libici stessi arrivati a operazione di soccorso già iniziata hanno poi lasciato che i soccorritori italiani concludessero il salvataggio e il trasbordo.

In queste ore l'equipaggio a bordo di nave Mare Jonio, battente bandiera italiana, resta in attesa che venga indicato dal Mrcc di Roma il porto sicuro di approdo per i naufraghi e nel frattempo ha annunciato di fare rotta verso Nord, verso l'Italia per evitare il maltempo.

DAL MINISTERO DELL'INTERNO UNA DIRETTIVA SUI SALVATAGGI IN MARE

Il Viminale ha lavorato a una direttiva per ribadire le procedure dopo eventuali salvataggi in mare.

Lo hanno reso noto fonti del ministero dell'Interno, spiegando che la priorità rimane la tutela delle vite, ma subito dopo è necessario agire sotto il coordinamento dell'autorità nazionale territorialmente competente, secondo le regole internazionali della ricerca e del soccorso in mare. Qualsiasi comportamento difforme, sostiene il Viminale, può essere letto come un'azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani. Per questo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini sta per firmare una direttiva che sarà inviata a tutte le autorità interessate.

IL TESTO INTEGRALE DELLA DIRETTIVA

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: