sabato 20 maggio 2017
Veltroni gli risponde in tv, di lavoro non si può parlare come si faceva nel 900. Speranza chiede politiche sociali in cambio del sostegno al governo e D'Alema illustra le intese Pd FI
Laura Boldrini, Roberto Speranza, Pierluigi Bersani

Laura Boldrini, Roberto Speranza, Pierluigi Bersani

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E' in corso a Milano «Fondamenta», l'assemblea programmatica di Mdp che si concluderà domani. A margine dei lavori Massimo D'Alema è intervenuto sul caso Boschi e sulle possibili coalizioni del Pd. «Larghe intese dopo il voto? Non lo so, non sappiamo neanche quale sarà la legge elettorale. Ma a me sembra che una certa intesa fra Renzi e Berlusconi ci sia sempre stata, anzi ha caratterizzato tutta la politica renziana. E sostanzialmente questa intesa è ancora operativa, a volte in modo sotterraneo a volte in modo aperto». Alla domanda se Boschi si deve dimettere, D'Alema ha risposto «se venisse confermato che in quanto esponente del governo ha fatto pressioni o ha incoraggiato Unicredit a farsi carico della Banca dell'Etruria, dato l'evidente conflitto di interessi, direi di sì, mi pare abbastanza clamoroso, no?». «Abbiamo sostenuto e sosteniamo questo governo senza sedere in Consiglio dei ministri. Non chiediamo mai poltrone, chiediamo una svolta nelle politiche sociali» è invece il primo messaggio che il coordinatore nazionale Roberto Speranza manda al governo ricordando a Gentiloni che «non deve far rientrare i voucher dalla finestra». «Su questo tema il governo «deve stare molto attento - aggiunge Pierluigi Bersani - La cosa è seria sul piano del metodo democratico, non mi piace fare minacce, penso che ragioneranno, ma avranno capito che su questo ci mettiamo di traverso». «I temi del lavoro non si possono affrontare come si faceva nel '900 - arriva la pronta replica di Veltroni durante l'intervista di Maria Latella in tv - Quel mondo non esiste più più».


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