mercoledì 12 giugno 2013
​«La missione continua come previsto». Lo ha detto il ministro della Difesa nella sua informativa alla Camera sull'attentato che ha provocato la morte di Giuseppe La Rosa. «Profonda amarezza» per l'aula vuota. Arrestato il presunto attentatore: ha 20 anni.
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​L'intendimento del governo è di "proseguire la partecipazione alla missione Isaf in Afghanistan, concludendola secondo i tempi stabiliti nel 2014". Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, nella sua informativa alla Camera sull'attentato che ha provocato la morte del capitano Giuseppe La Rosa.  Nel 2013, ha rilevato Mauro, la consistenza del contingente italiano è scesa ad un livello medio di 3.100 unità, "è in progressiva riduzione e ancora si ridurrà significativamente nel corso del 2014". Da più parti, ha proseguito il ministro, "si chiede un'accelerazione nel ritiro del nostro contingente, ma ci sono due fattori che la rendono impossibile: in primo luogo la necessità di non mettere a rischio la sicurezza dello stesso contingente, in una fase particolarmente delicata quale è sempre quella del ripiegamento, procedendo con il ritiro accelerato delle componenti operative. In secondo luogo - ha aggiunto - l'indisponibilità sia di sufficienti vie di comunicazione nella regione, sia di vettori aerei, navali, terrestri per la concomitante richiesta di tutti i Paesi della coalizione internazionale". Il titolare della Difesa ha quindi osservato che il processo di transizione, con il progressivo passaggio di responsabilità in materia di sicurezza delle forze militari Isaf alle forze di sicurezza afghane, "procede nei tempi previsti, ma non è stato ancora concluso". Nella Regione Ovest, sotto responsabilità italiana, 31 distretti sono già sotto responsabilità afghana e ne rimangono ancora 12 da trasferire entro la fine di quest'anno. "Profonda amarezza" è stata espressa dal ministro della Difesa, Mario Mauro, per "l'aula della Camera vuota" durante la sua informativa sull'attentato in Afghanistan che ha provocato la morte del capitano Giuseppe La Rosa. È stato un "giovane, di età valutata di circa 20 anni" a salire sul blindato Lince italiano sabato scorso a Farah per lanciare all'interno del mezzo un ordigno che ha causato la morte del capitano.È stato arrestato il presunto attentatore dell'attacco di sabato scorso a Farah in Afghanistan e di quello di ieri nella stessa area che non ha provocato vittime italiane. Lo ha detto il ministro della Difesa Mario Mauro riferendo alla Camera che l'uomo, di circa 20 anni, si chiama Walick Ahmad e ha reso "piena confessione assumendosi tutta la responsabilità" dei due atti. I fatti, ha aggiunto, dovranno comunque essere accertati dalla magistratura.
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