giovedì 8 giugno 2023
Il ministro Valditara ha firmato l'ordinanza: «Garantiamo un Esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa»
Molti maturandi si sono preparati all'esame spalando il fango

Molti maturandi si sono preparati all'esame spalando il fango - Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Maturità soltanto orale per gli studenti delle zone alluvionate dell'Emilia Romagna. Lo stabilisce un'ordinanza firmata in queste ore dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «Dopo lo stanziamento straordinario di 20 milioni immediatamente effettuato per assicurare una regolare conclusione dell’anno scolastico, manteniamo un altro impegno preso per sostenere gli studenti che affronteranno gli Esami di Stato. Ai ragazzi delle scuole colpite dall’alluvione garantiamo un Esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa», ha dichiarato il ministro.

Anche l'esame di terza media sarà soltanto orale e, si legge in una nota di viale Trastevere, «sarà finalizzato a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere». Esame “interdisciplinare”, invece, quello di Maturità. «Il colloquio - prosegue la nota - inizierà dalla discussione di un argomento appartenente a una disciplina di indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno. Il candidato esporrà, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) o dell’apprendistato di primo livello».

La stessa ordinanza prevede che l'anno scolastico sia valido anche se non sono stati raggiunti i duecento giorni di lezione. «L’anno è valido sulla base delle attività didattiche effettivamente svolte e per gli studenti, ai fini dell’ammissione all’Esame, non è richiesto il consueto limite minimo di frequenza delle lezioni - conclude la nota del Ministero -. Non costituisce requisito per l’ammissione neppure lo svolgimento delle Prove nazionali Invalsi».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: