giovedì 18 luglio 2019
Il capo dello Stato ha visitato il nuovo campus scolastico intitolato a “Romolo Capranica”.
Mattarella ad Amatrice: «Il sogno della ricostruzione non deve esaurirsi»
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La realizzazione del campus scolastico di Amatrice "è un grande traguardo", raggiunto grazie allo sforzo di tante realtà. Ma la visita all'istituto 'Romolo Capranica' alle porte della cittadina distrutta dal terremoto nell'agosto del 2016 è per il Capo dello Stato l'occasione per ricordare che per la ricostruzione dei comuni dell'Italia centrale, dal Lazio all'Abruzzo, dall'Umbria alle Marche "occorre un grande impegno, perché su questo si gioca il futuro dell'Italia nel suo complesso". IL TESTO DEL DISCORSO

"Un impegno - aggiunge Sergio Mattarella - che va non solo riconfermato ma sempre più tradotto in pratica concreta, reale, effettiva con traguardi raggiunti, uno dopo l'altro, ma necessariamente con velocità". Le 'aree interne', i piccoli comuni, sono per il Presidente della Repubblica "non solo preziose ma anche essenziali al nostro Paese, alla sua vita sociale, economica, storica e culturale. Sono, non meno delle zone urbane o delle aree metropolitane, protagoniste".

Per questo secondo Mattarella tutte "vanno tutelate e a loro vanno assicurate opportunità pari a quelle delle grandi città" e la loro ricostruzione deve essere garantita perché "riprendano piena vitalità e dinamicità".

Dopo aver visitato i 12mila metri quadrati della struttura (realizzata con un ingente contributo della Ferrari), Mattarella ha incontrato alcuni studenti. Una di loro, Simona, gli ha espresso il desiderio di tornare a vivere presto in una casa vera e di dire definitivamente addio alla precarietà. "Il sogno della realtà concreta della ricostruzione - ha risposto poco dopo il presidente - non si esaurisce nella scuola ma deve procedere parallelamente e con la stessa velocità in tutti i suoi versanti: dalla pista dell'ospedale a quella delle abitazioni private, da quella dei beni culturali e di culto a quella delle strutture produttive. Sono tutte piste di ricostruzione indispensabili. Si deve restituire vitalità piena al territorio per realizzare il sogno di cui questi ragazzi".

Al termine della visita i sindaci di Accumuli, Arquata del Tronto, Posta, Castel sant'Angelo, Borbona e Amatrice, hanno salutato il Presidente e lo hanno ringraziato "per aver riportato attenzione su Amatrice", lamentando un calo di attenzione nei confronti delle zone colpite dal sisma del 2013.

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