mercoledì 16 marzo 2016
​Terzo giorno della visita di Stato del presidente della Repubblica; a Gambella ha visitato il campo rifugiati di Teirkidi/Kule, al confine con il Sud Sudan, che accoglie circa 55.000 sud-sudanesi.
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​Terzo giorno della visita di Stato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Repubblica Federale Democratica di Etiopia.
Il capo dello Stato si è trasferito a Gambella per visitare il campo rifugiati di Teirkidi/Kule, al confine con il Sud Sudan, che accoglie circa 55.000 sud-sudanesi e dove è stato realizzato un sistema idrico con i fondi della Cooperazione Italiana allo Sviluppo. Mattarella è andato poi in una stazione di distribuzione idrica e ha visitato la scuola primaria gestita dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) e dall'Organizzazione non governativa "Save the Children".

Da Gambella il Capo dello Stato si è trasferito a Lalibela, nel Nord dell'Etiopia, dove ha visitato il sito delle Chiese rupestri, dichiarate Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Il Presidente, che è stato accolto dal segretario generale del Monastero di Lalibela, Makonnen Gebrè Maskal, ha visitato la Chiesa del Salvatore, la Chiesa di Maria e la Chiesa di San Giorgio."Visitare il campo profughi di Teirkidi/Kule trasmette la sensazione di una voglia di vita e di futuro", ha commentato Mattarella. "Attraversare il campo rafforza il senso di solidarietà nei confronti di chi si trova a vivere qui perchè fuggito dalle tante violenze e dal grave pericolo di morte che la guerra comportava. Rafforza anche il senso di apprezzamento nei confronti dell'Etiopia che in questo campo come in altri qui vicino e in tante altre zone del suo territorio accoglie oltre 800mila profughi".
"L'Etiopia - ha continuato Mattarella- ha dei problemi dovuti alla siccità recente ma non fa mancare il suo aiuto a coloro che raggiungono il suo territorio in fuga dalla guerra. Attraversare il campo, vedere i bambini che salutavano con allegria le auto o quelli della scuola che danzavano e cantavano con allegria, trasmette la sensazione di quanta voglia di vita e di futuro vi sia qui dentro".
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