martedì 23 giugno 2020
Messaggio del presidente della Repubblica per l'anniversario della morte del giudice Amato 23 anni fa
Mattarella: resistere agli attacchi contro lo Stato democratico

Ufficio stampa Quirinale

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Difendere lo Stato democratico, resistendo agli attacchi che mirano a minacciarlo. Il capo dello Stato Sergio Mattarella, in un messaggio per l’anniversario del giudice Mario Amato ucciso il 23 giugno del 1980, mentre si stava recando al lavoro in autobus, spiega che «rievocare la sua vile uccisione richiama la necessità per tutti di resistere agli attacchi contro lo Stato democratico, che oggi assumono la forma, meno violenta ma ugualmente letale, delle logiche compromissorie e dell’indifferenza». Il sostituto procuratore di Roma fu assassinato per intralciare «le indagini che egli stava conducendo, in un clima di isolamento all’interno del suo ufficio giudiziario, sul terrorismo neofascista – ricorda il presidente della Repubblica - fenomeno di cui era riuscito ad avere una visione sistemica grazie alla sua innovativa modalità investigativa. È stata proprio l’attività d’indagine da lui condotta in solitudine, con valore e sobrietà , ad esporlo al bersaglio dei terroristi, che in Mario Amato riconoscevano un reale ostacolo alla realizzazione del loro disegno eversivo». Ecco perché è importante rievocare il suo assassinio, conclude Mattarella, «richiama la necessità per tutti di resistere agli attacchi contro lo Stato democratico».

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