giovedì 18 ottobre 2018
Il capo dello Stato, citando Gronchi, ricorda che il ruolo del Quirinale è far rispettare la Carta ed è punto di incontro tra gli indirizzi della Costituzione e i programmi di governo
Mattarella: serve alto senso di responsabilità della politica
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Il presidente della Repubblica è «custode della Costituzione» e svolge una funzione di «responsabile vigilanza costituzionale». Sergio Mattarella, ricordando a Pontedera la figura di Giovanni Gronchi, manda in realtà un monito chiaro a tutta la politica. Come aveva già fatto in un messaggio inviato all'assemblea di Assolombarda in mattinata, quando il capo dello Stato aveva sottolineato che nel momento storico vissuto dall'Italia «servono un dialogo costruttivo e un alto senso di responsabilità da parte della politica, delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni e della società civile per scelte consapevoli con una visione di lungo termine nell'interesse collettivo»
Ma è a Pontedera, durante le celebrazioni per i quarant'anni dalla morte del politico toscano, che c
itando una riflessione di Piero Calamandrei il capo dello Stato ricorda che Gronchi esprimeva «una onesta ed energica volontà di raddrizzamento del timone costituzionale… In questo senso si può veramente dire che la Costituzione parla attraverso il Presidente della Repubblica». Perciò «il presidente della Repubblica pro-tempore è portatore dell'indirizzo di attuazione e di rispetto della Costituzione» ed è «la viva vox constitutionis».

Così il Quirinale, ieri al centro di un nuovo problema creatosi per il testo della manovra, si conferma «il punto di incontro, di supplenza, gestore non già di una politica di governo, che non gli compete, bensì degli indirizzi fondamentali della Costituzione e rispetto ai quali i programmi di governo sono una espressione». Un ragionamento, quello di Mattarella, che alla fine si allarga alle future generazioni a cui «occorre sempre garantire la fiducia perché i giovani ci consentono di proiettata nel futuro e di farla crescere».

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