venerdì 5 giugno 2020
Il capo dello Stato ricorda, in un messaggio, che per difendere la biodiversità occorre cultura scientifica e politiche lungimiranti, per evitare che i cambiamenti climatici ci giungano come calamità
Mattarella: C'è un legame imprescindibile tra natura e vita

Ufficio stampa Quirinale

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Sono legati a doppio filo, natura e vita. Un legame da cui non si può prescindere, ecco perché compromettere questo equilibrio rischia di aumentare la probabilità che i cambiamenti climatici diventino calamità Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente perciò ricorda che oggi, «per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile».

Poco prima, nel suo messaggio, il capo dello Stato aveva ricordato che «le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza». Le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo, infatti, «hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali - ad esempio - la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni».

La giornata di oggi è dedicata alla biodiversità, ossia alla ricchezza dell'ambiente di vita che ci circonda. «Proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire – aggiunge Mattarella - valorizzare la vita e l’equilibrio nelle sue diverse forme, nelle connessioni, nelle variabili di specie ed ecosistemi. La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità». Perdere questa ricchezza biologica e ambientale ha, poi, un altro effetto nefasto - sostiene il presidente della Repubblica - «quello di impoverire le basi su cui si poggia una parte importante della conoscenza scientifica che abbiamo del mondo».

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