sabato 28 marzo 2015
Il presidente della Repubblica in un’intervista a “Le Figaro”: «È il momento di superare il rigore con la crescita»
COMMENTA E CONDIVIDI
Sergio Mattarella, in un'intervista esclusiva a Le Figaro si appella alla comunità internazionale per fare fronte al terrorismo contro il quale chiede "un patto di civiltà". Per il capo dello Stato l'attacco al museo del Bardo di Tunisi è "un segnale di allarme grave" del quale è necessario rendersi conto. "Questa non è una guerra di religione o di civiltà", aggiunge Mattarella, sottolineando che "molte delle vittime erano musulmani". Ricordando poi altri attacchi brutali, come quello di Parigi, il presidente della Repubblica afferma che le aggressioni contro la civiltà e la democrazia richiedono "una risposta immediata e collettiva della comunità internazionale". "Più che una risposta militare -prosegue il presidente nell'intervista a Le Figaro - serve soprattutto una risposta culturale" Per questo, occorre "lanciare un patto civiltà per contrastare le campagne di odio e di indottrinamento che si diffondono su Internet". Con la partecipazione domenica alla marcia di Tunisi, alla quale prenderanno parte anche il presidente francese François Hollande, quello palestinese Mahmoud Abbas, la responsabile della politica estera europea Federica Mogherini e il premier italiano Matteo Renzi, per Mattarella l'Europa dimostra di essere "unita nel dolore e nella risposta a questi attacchi".L'Italia si sente in prima linea contro la minaccia del terrorismo in Libia perché "c'è effettivamente il rischio di trovare lo Stato Islamico a un passo dall'Europa" dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per la soluzione della crisi libica occorre inoltre, afferma il capo dello Stato, coinvolgere non solo l'Europa ma "soprattutto i Paesi arabi vicini" affinché in Libia si formi un "vero governo di unità nazionale". Una volta raggiunto questo obiettivo, conclude Mattarella, la comunità internazionale potrà aiutare il Paese ad evitare la guerra civile."Con tutta la prudenza necessaria, si può dire che l'Italia si appresta ad uscire dalla crisi" afferma il Presidente della Repubblica Se nell'intervista. La valutazione del Capo dello Stato arriva al termine di un ragionamento nella risposta alla domanda sulle parole di Mario Draghi sulla possibile crescita del Pil italiano. "Come ho già affermato nel mio discorso d'investitura davanti al Parlamento il 29 gennaio scorso -dice Mattarella- le riforme sono indispensabili per conferire una efficacia maggiore alle nostre istituzioni e all'economia italiana. Il discorso di Mario Draghi ai deputati italiani è molto importante. La crisi ha profondamento segnato l'Italia, con una disoccupazione molto diffusa specie tra i giovani e nel Mezzogiorno. Ha gravemente alterato il tessuto sociale del Paese e il suo apparato produttivo"."Cercherò di utilizzare i mezzi pubblici ogni qualvolta mi sarà possibile farlo. Sono una persona normale e da Presidente cercherò, nel rispetto delle esigenze di sicurezza che circondano un Capo di Stato, di comportarmi da persona normale. Se riesco a dare questa impressione, non potrò che esserne contento. Altrimenti, reciterei un ruolo che non mi appartiene" ha detto  Mattarella.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: