martedì 5 marzo 2019
Il presidente della Repubblica consegna le onorificenze a 33 "eroi del quotidiano": ecco le loro storie
Mattarella premia gli "eroi civili": «Siamo nati per vivere insieme»
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"Siamo nati per vivere insieme non per vivere separati l'uno dall'altro". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna di trentatré onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l'impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità. Mattarella, per il quarto anno, ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Complessivamente sono 117 i premiati dal Capo dello Stato nel corso del suo mandato.

CHI SONO I 33 "EROI DEL QUOTIDIANO": I NOMI E LE STORIE

Non eroi ma "persone che davanti a problemi comuni hanno fatto quel che pensavano fosse giusto. È questa la definizione migliore", ha aggiunto Mattarella. "Vi ringrazio per aver testimoniato sensibilità, impegno,
solidarietà".

"Non siete soli, in tanti in Italia si impegnano in base agli stessi valori. Voi rappresentate tante persone che nel Paese adottano comportamenti così belli e positivi. Il Paese è ricco di energie positive, di queste risorse di umanità, di senso della comunità", ha ribadito il capo dello Stato.

Il presidente Mattarella si è soffermato a scattare foto con ciascuno dei premiati. Particolarmente commovente il gesto di inginocchiarsi per accostarsi a Iacopo Melioi, affetto dalla Sindrome di Escoban che lo costringe su una sedia a rotelle, studia Scienze Politiche a Firenze e lavora come freelance nel mondo del giornalismo e della comunicazione digitale. Si occupa di sensibilizzazione e divulgazione come attivista per i diritti umani e civili. Nel gennaio 2015 ha fondato la Onlus "#vorreiprendereiltreno", con l'obiettivo di portare avanti progetti inerenti alla disabilità. Si occupa dell'abbattimento di tutte le barriere, non solo architettoniche, soprattutto culturali. Vede la comunicazione come uno strumento sociale per dare voce a chi ha subito "la violenza del non ascolto". Gira l'Italia, fisicamente e virtualmente, come relatore in conferenze, eventi, lezioni o incontri nelle scuole. Nel marzo 2018 ha pubblicato per Mondadori il libro "Faccio salti altissimi".

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