giovedì 25 luglio 2019
Il presidente della Repubblica alla cerimonia del Ventaglio. Richiamo alle forze politiche ad evitare conflittualità. Salvini in mattinata: "Il discorso di Conte mi interessa meno che zero"
Mattarella  alla cerimonia del Ventaglio (Foto Ansa)

Mattarella alla cerimonia del Ventaglio (Foto Ansa)

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Al Quirinale non può piacere la troppa conflittualità che si vede dalle parti di Palazzo Chigi. Così, davanti al quadro sempre più frastagliato della maggioranza in ebollizione (e dopo un mercoledì che ha visto di nuovo conflitti molto aspri fra il premier Conte e il vice Salvini e anche fra il primo e M5s), il presidente della Repubblica approfitta della tradizionale cerimonia del Ventaglio, preludio alla pausa estiva, per lanciare un appello a una maggior “collaborazione” dopo le “divergenze, contrapposizioni, forti tensioni fra le forze politiche e anche all'interno dei confini della maggioranza” che, ricorda, sono state prodotte dalla campagna elettorale chiusa ormai due mesi fa.

Appello più che mai necessario dopo una mattinata che ha visto ancora Salvini affermare sprezzante che le parole di Conte, che il giorno prima in Senato lo ha in parte “scaricato” sul coinvolgimento del leghista Savoini nel caso dei presunti rubli al Carroccio, “mi interessano meno di zero”. E che sembra aver prodotto già un primo risultato: dopo vari giorni in cui era atteso, un incontro fra i due vicepremier, Salvini e il pentastellato Di Maio, è stato annunciato per oggi, giovedì.

“Il Quirinale non compie scelte politiche”, ha quindi affermato il capo dello Stato, ricordando come sempre il suo ruolo di “arbitro”, durante l’incontro con la stampa parlamentare (e dopo il saluto del presidente Marco Di Fonzo). Ha quindi sottolineato, in un passaggio evidentemente riferito alle voci su un’eventuale crisi di governo accennate 24 ore prima anche dal premier Conte, che le scelte politiche “competono e vengono contemplate dalle formazioni politiche presenti in Parlamento, nel rispetto della Costituzione”.

Tuttavia al Qurinale spetta il compito di “richiamare al rispetto del senso delle istituzioni e ai conseguenti obblighi, limiti e doveri”. Anche perché “altre campagne regionali si prospettano”, ha ricordato, quasi ad evocare ulteriori scontri. Pertanto, “va tenuto presente che le istituzioni di governo della Repubblica hanno bisogno di un clima che, lungi dalla conflittualità, sia di fattiva collaborazione per potere assumere soluzioni sollecite e tempestive”.

L’occhio di Mattarella, comunque, è già rivolto alla manovra economica del prossimo autunno. Per questo in premessa ha voluto ricordare il recente negoziato con l’Ue che ha consentito di evitare la procedura sul debito, sottolineando che “è stata saggia la scelta di un confronto dialogante e costruttivo con Bruxelles, con l’impegno a tenere i conti in ordine che ha incontrato il favore dei mercati” e con cui “si è evitato uno scenario che avrebbe pesantemente ipotecato il futuro del Paese”.

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