venerdì 5 giugno 2015
​"È una condizione di sicurezza del genere umano": così il presidente della Repubblica in visita ai padiglioni milanesi. (Paolo Viana)
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"La lotta alla povertà e alla fame oggi è una condizione di sicurezza del genere umano": parole dure e chiare quelle con cui Sergio Mattarella è intervenuto oggi all'Expo chiedendo al mondo di impegnarsi di più per un futuro di sicurezza alimentare per tutti. Il presidente della Repubblica ha detto chiaramente che il problema alimentare non è secondario sul piano strategico - "è un nuovo nome della pace"- ma ha precisato anche che "cibo e acqua non possono diventare fattori strategici" cioè venire strumentalizzati come armi del futuro. Parlando ai rappresentanti delle istituzioni che hanno reso possibile l'Expo, ha spiegato che "la pace è possibile, è nelle nostre mani ma non possiamo pensare che si imponga con le armi" e ha invitato a "saper guardare oltre il breve periodo, oppure ruberemo il futuro ai nostri figli". Del resto, ha soggiunto, "Expo è nata per guardare al domani" ed è per questo, ha detto, che serve il contributo di tutti, a partire dalla condivisione della Carta di Milano. Secondo Mattarella l'Expo deve il proprio successo al clima bipartisan con cui è nata e si affermata la candidatura italiana ed oggi è una "vetrina importante" per il sistema Italia, ma non bisogna abbassare la guardia. Senza citare esplicitamente gli scandali che hanno costellato la nascita del sito espositivo, Mattarella ha sottilineato: "Il contrasto alla corruzione dev’essere severo nel nome del diritto e della libertà che la corruzione sottrae a ciascuno di noi". L'accoglienza del sindaco Pisapia e del governatore Maroni"Ci sono dei momenti in cui si deve stare insieme, come in famiglia": Giuliano Pisapia ha accolto così il presidente della Repubblica all'Expo. Il sindaco di Milano "l’Expo non solo una preziosa occasione per Milano e un'opportunità per il Paese. Le grandi sfide si vincono solo se stiamo uniti". Concetto ribadito poco dopo dal governatore lombardo Roberto Maroni: "Expo dimostra che le istituzioni sanno collaborare per il bene comune". Pisapia ha annunciato la presentazione di una carta dei sindaci delle grandi città per promuovere la lotta agli sprechi di cibo: sarà presentata in ottobre. Maroni ha spiegato che il futuro dell'Expo sarà quello di diventare "un laboratorio di studio e di ricerca".La visita, il saluto a Dante FerrettiNessun bagno di folla, ma di sudore sì. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sfidato la canicola per visitare l’Expo. Arrivato a metà mattinata a Milano, il capo dello Stato ha visitato con la figlia Laura il Palazzo Italia e la Cascina Triulza, cioè il volto istituzionale e quello sociale dell’esposizione, quindi, avviandosi sul decumano, ha incrociato lo scenografo Dante Ferretti, tre volte premiato con l’Oscar ed autore di due installazioni, i ciclopici Guardiani del Cibo e i Mercati italiani, realizzati per raccontare il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Ferretti era stato protagonista di uno scontro al calor bianco con Expo2015 per via dei ritardi che hanno impedito finora l’inaugurazione delle opere. Stamane però, Enolo, Fornaro, Minestrello, Pasticcina, Ortolino, Macedonia, Norcinello e le altre statue che raffigurano vegetali, frutta e piatti tipici erano pronte per il presidente che si è fermato anche a parlare con Ferretti. Così come era stato l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano a fare da paciere tra l’artista e l’Expo, Mattarella ha suggellato la pace con una stretta di mano. Questo il commento dello scenografo: "Il presidente ha detto che gli piace molto ed è importante che sia soddisfatto. Sono contento che lo abbiamo realizzato, non è stato facile. Per il 2 giugno non eravamo pronti, meno male che Mattarella è venuto oggi. Abbiamo finito due ore fa”.
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