martedì 11 dicembre 2018
Il matrimonio tra i due bolzanini il 5 gennaio, dopo un fidanzamento durato 10 anni. Al via una raccolta fondi per finanziare un docu-film sulla loro storia d'amore, firmato da Stefano Lisci
Luca e Silvana in una foto tratta da Facebook

Luca e Silvana in una foto tratta da Facebook

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Luca ha conosciuto Silvana dieci anni fa e la prima cosa che le ha detto è stata: «Sei la ragazza più bella del mondo, ti voglio sposare». Questo desiderio si realizzerà il 5 gennaio prossimo a Bolzano, e sarà un matrimonio speciale. Perché loro due sono speciali: Luca Di Biasi, 53 anni, e Silvana Saudino, 43, hanno entrambi la sindrome di Down. E anche il loro matrimonio sarà tutto fuorché ordinario, se non altro perché hanno dovuto aspettare così tanto per realizzare il sogno di una vita insieme.

L’handicap, infatti, è stato fonte di serie difficoltà: non tutti credevano che i due fidanzati fossero in grado di avere una vita autonoma e consapevole, e a causa di questo Luca non ha potuto godere della casa familiare, una volta scomparso il padre diversi anni fa. Il tempo è passato, l’amore e la complicità sono cresciuti e la promessa di vivere insieme per sempre, da marito e moglie, si sta per realizzare. I due abiteranno in un appartamento protetto, all’interno di una comunità in cui gli educatori potranno sostenerli nella loro scelta di creare una famiglia.



C’è un altro particolare che rende ancora più speciale questa storia d’amore: il lungo fidanzamento di Luca e Silvana, i preparativi alle nozze, il giorno del sì, diventeranno un docufilm. Il regista Stefano Lisci, già autore di un’altra pellicola sulla disabilità, "Bar Mario", è rimasto affascinato dalla grinta di Silvana, dalla determinazione di Luca e dal loro progetto di felicità oltre l’handicap. Quello che era nato come un semplice filmato su una giornata «normale» trascorsa insieme – tra la colazione del mattino, il riordino della stanza, l’autobus per raggiungere i rispettivi laboratori dove lavorano – commissionato dai due fidanzati per dimostrare ai giudici la loro capacità di condurre una vita autonoma, è diventato un progetto più ampio, un vero e proprio film sui sentimenti, gli affetti, la tenerezza. Le riprese sono iniziate prima dell’estate e culmineranno il 5 gennaio; poi inizieranno il montaggio e la post produzione. Per finanziare il progetto "Luca + Silvana, il documentario", oggi è stato lanciato una raccolta fondi sul sito di crowdfunding eppala.com.

Stefano Lisci ha ottenuto il sostegno di Idm Film Commission, della onlus Lebenshilfe, che in Alto Adige si occupa di sostegno a persone con disabilità, del Centro Audiovisivi Bolzano, della Provincia e del Comune di Bolzano. Produce il film Massimiliano Gianotti, presidente di Cooperativa 19, piattaforma di iniziative culturale.


Ma adesso c’è da pensare ai preparativi delle nozze. «Silvana ha scelto un vestito da sposa tradizionale, bianco, lungo, con il velo e un corpetto di merletto», racconta la madre, Claudia Cannavacciuolo, psicologa e psicoterapeuta.

Il matrimonio tra due persone con la sindrome di Down, ammette, ha sollevato alcune perplessità: saranno davvero consapevoli dei sentimenti che provano l’uno per l’altra? Saranno in grado di mantenere un impegno così serio? Capiranno fino in fondo la ricchezza del sacramento che si preparano a celebrare? «I pregiudizi ci sono – risponde la madre della sposa –. Ma d’altra parte perfino mia figlia all’inizio era incredula davanti alla proposta di Luca. Ma pian piano lui ha convinto tutti che la loro storia d’amore doveva culminare davanti all’altare». E queste nozze tanto belle da diventare un film, continua Claudia Cannavacciuolo, sono il simbolo di una possibilità che i ragazzi disabili hanno e alla quale non tutti credono. «Io ho imparato a vedere in mia figlia non quello che le manca, ma quello che ha. E ai genitori di ragazzi con sindrome di Down dico solo che i nostri figli possono aspirare a tutto, compreso l’amore per sempre».

Il matrimonio sarà celebrato da don Mario Gretter, parroco del Duomo di Bolzano, nella attigua chiesa dei domenicani: «Conosco Luca da quando era ragazzo, conosco la sua fede, la sua familiarità con il Signore e il suo desiderio profondo di sposarsi con Silvana davanti a Lui. Credo che anche per la comunità sia un bel segno».

Qui la presentazione del progetto.

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