giovedì 21 ottobre 2010
Il presidente della Corte d'Appello di Milano coinvolto per aver fatto pressioni per nomine compiacenti al Csm. Era stato convocato per oggi al Csm. Il magistrato: «Mai venuto meno ai miei doveri».
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Il presidente della Corte d'Appello di Milano, Alfonso Marra, si è dimesso dalla magistratura. E' quanto si è appreso al Csm, dove oggi il magistrato era stato convocato per rispondere delle contestazioni che gli vengono mosse nell'ambito di una procedura di trasferimento d'ufficio. Procedura che era stata aperta dopo che il nome di Marra era comparso nelle carte della Procura di Roma che indaga sulla P3 e che ad agosto aveva sentito il presidente della Corte d'Appello di Milano come testimone.Nemmeno 20 giorni fa 200 magistrati di Milano in una riunione indetta dall'Anm locale e alla quale erano presenti i vertici nazionali del sindacato delle toghe avevano chiesto a Marra di fare un passo indietro, insomma di lasciare la poltrona che occupa dal 3 febbraio scorso; il tutto per l'imbarazzo provocato dalle intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Roma sulla P3 dalle quali emergerebbero le pressioni esercitate da uno dei componenti della "Loggia", Pasquale Lombardi, per favorire la nomina di Marra al vertice dell'ufficio  giudiziario milanese. Proprio per questa vicenda a luglio il Csm aveva aperto nei confronti di Marra la procedura di trasferimento d'ufficio."Non sono mai venuto meno ai miei doveri". E' quanto scrive il presidente della Corte d'Appello di Milano, Alfonso Marra, nella  lettera con cui ha rassegnato le dimissioni dalla magistratura. La missiva è stata consegnata al Csm dal collega Pier Camillo Davigo, che difendeva Marra nella procedura di trasferimento d'ufficio.Marra rivendica di aver esercitato il suo ruolo di magistrato sempre  con "disciplina ed onore" ed esprime "sgomento" per la situazione in cui si è venuto a trovare. E contesta anche il Csm, sostenendo  che la procedura di trasferimento è stata aperta nei suoi confronti fuori dai casi previsti dalla legge. "Un gesto di responsabilità". Così Manuela Massenz, presidente dell'Anm di Milano, definisce le dimissioni dal suo incarico  rassegnate ufficialmente da Alfonso Marra, presidente della Corte d'Appello di Milano, dopo che il suo nome era comparso nelle intercettazioni dell' inchiesta sulla cosiddetta P3. L'Associazione Nazionale Magistrati milanese qualche settimana fa, dopo  un'assemblea a cui avevano preso parte moltissimi tra giudici e pm aveva 'sfiduciato' Marra e gli aveva chiesto di fare un passo indietro. Oggi ormai l'ex presidente ha formalizzato le sue dimissioni e, data l'età raggiunta, dovrebbe andare in pensione.
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