Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è tornato a chiedere oggi "coraggio" al governo e in particolare al collega dell'Economia Giulio Tremonti per "dare più soldi a famiglie, lavoratori e piccole medie imprese" senza aumentare il decifit, altrimenti è meglio andare ad elezioni anticipate. In un'intervista al
Corriere della Sera il ministro e dirigente leghista ha aggiunto che il governo dovrà "valutare con attenzione" i risultati della verifica di governo in Parlamento prevista il 22 giugno, perché non può rimanere ostaggio dell'appoggio dei Responsabili."Tremonti dice una cosa giusta: non si può fare la riforma aumentando il deficit. Ma proprio per questo chiediamo coraggio. Bisogna dare più soldi a famiglie, lavoratori e piccole e medie imprese, prendendoli da qualche altra parte. Su questo ci sono già proposte e simulazioni, ad esempio quelle della Cisl, che mi sembra da prendere molto sul serio", ha detto Maroni.Per fare questo "serve un esecutivo che abbia la sua maggioranza e sia in grado di dialogare con l'opposizione. Oppure si torna alle urne". Sui referendum Maroni ha detto di avere ritirato solo le schede sull'acqua e di avere votato "sì", perché "l'acqua è un bene pubblico e la contrarietà alla privatizzazione è una posizione che la Lega ha sempre sostenuto".Il leader del Carroccio Umberto Bossi ha detto invece che non sarebbe andato a votare per nessuno dei quattro quesiti -- oltre all'acqua, si vota per nucleare e legittimo impedimento.